BARTOLOMEO SPANI ARCHITETTO, SCULTORE ED OREFICE
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iscrizioni: ia Divae Davide Romae sub Numeriano cum Chry sante mortem fiassae, 2a Caput
et alterimi brachiis hic collocati MDXXXVII. Kal. aug.
* * *
Il monumento al vescovo Arlotti, nella cattedrale di Reggio (Fig. I), è di una sempli-
cità aggraziata di assieme e di particolari. Tre mensole di rosso di Verona reggono la base
coli' iscrizione e gli stemmi dell'Arlotti. Su questa, pure di rosso veronese, 1' urna, sorretta
da zampe leonine, porta la figura dell'illustre vescovo giacente tra i libri, un po'rialzata
sul fianco e sul gomito destri, la testa posata sulla destra mano : riccamente ornati i palu-
damenti sacerdotali.
La nicchia, di poco sfondata e dipinta ad affresco, ha cornice elegantissima con due
Fig. X. — Museo civico di Reggio Emilia. Porta Cerretti, particolare del fregio
candelabri al nascere dell'arco, e al sommo di questo un mascherone che porta un canestro.
E forse il più armonico, dei monumenti sepolcrali dello Spani. Gli affreschi della nicchia,
un Dio Padre adorato da due angeli e riquadri di finti marmi in basso, ora molto anneriti,
per quanto grossolani, dovevano intonarsi assai graziosamente colle dorature e colle pitture
dei marmi ancora languidamente appariscenti, specie nei campi degli stemmi, dove, un
giorno, l'azzurro intenso faceva brillare i fiordalisi dorati e l'argentea mezzaluna di Casa
Arlotti. La figura dell'Arlotti, poco maggiore del vero, è trattata con fare energico e largo.
Il chiostro di San Pietro in Reggio, colle svelte colonne appaiate e con travatura, si
mostra miseramente monco, chiuso come è attualmente, servendo da magazzeno militare.
La scialbatura dei muri, che originariamente erano o a mattone scoperto, o a intonaco rosso,
sul quale stavano i graffiti, che segnavano le commessure dei mattoni, non fa risaltare le
cornici dei due piani e le bifore ornate di timpano classico. (Fig. II, HI). Le colonne e l'ar-
chitrave sono in rosso di Verona, le finestre e le altre cornici in marmo bianco.
Il sepolcro Molza (Fig. IV) supera tutti i monumenti funerari che si conoscono dello
Spani nelle proporzioni e li supera altresì, se non per 1' eleganza delle linee generali, per
la finitezza dei particolari. Somiglia, nel complesso, al monumento Gabloneta: i particolari
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iscrizioni: ia Divae Davide Romae sub Numeriano cum Chry sante mortem fiassae, 2a Caput
et alterimi brachiis hic collocati MDXXXVII. Kal. aug.
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Il monumento al vescovo Arlotti, nella cattedrale di Reggio (Fig. I), è di una sempli-
cità aggraziata di assieme e di particolari. Tre mensole di rosso di Verona reggono la base
coli' iscrizione e gli stemmi dell'Arlotti. Su questa, pure di rosso veronese, 1' urna, sorretta
da zampe leonine, porta la figura dell'illustre vescovo giacente tra i libri, un po'rialzata
sul fianco e sul gomito destri, la testa posata sulla destra mano : riccamente ornati i palu-
damenti sacerdotali.
La nicchia, di poco sfondata e dipinta ad affresco, ha cornice elegantissima con due
Fig. X. — Museo civico di Reggio Emilia. Porta Cerretti, particolare del fregio
candelabri al nascere dell'arco, e al sommo di questo un mascherone che porta un canestro.
E forse il più armonico, dei monumenti sepolcrali dello Spani. Gli affreschi della nicchia,
un Dio Padre adorato da due angeli e riquadri di finti marmi in basso, ora molto anneriti,
per quanto grossolani, dovevano intonarsi assai graziosamente colle dorature e colle pitture
dei marmi ancora languidamente appariscenti, specie nei campi degli stemmi, dove, un
giorno, l'azzurro intenso faceva brillare i fiordalisi dorati e l'argentea mezzaluna di Casa
Arlotti. La figura dell'Arlotti, poco maggiore del vero, è trattata con fare energico e largo.
Il chiostro di San Pietro in Reggio, colle svelte colonne appaiate e con travatura, si
mostra miseramente monco, chiuso come è attualmente, servendo da magazzeno militare.
La scialbatura dei muri, che originariamente erano o a mattone scoperto, o a intonaco rosso,
sul quale stavano i graffiti, che segnavano le commessure dei mattoni, non fa risaltare le
cornici dei due piani e le bifore ornate di timpano classico. (Fig. II, HI). Le colonne e l'ar-
chitrave sono in rosso di Verona, le finestre e le altre cornici in marmo bianco.
Il sepolcro Molza (Fig. IV) supera tutti i monumenti funerari che si conoscono dello
Spani nelle proporzioni e li supera altresì, se non per 1' eleganza delle linee generali, per
la finitezza dei particolari. Somiglia, nel complesso, al monumento Gabloneta: i particolari