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LUIGI ALDROVANDI
Qui vitam saxis dabat, et spirantia signa
coelo formabat, proli dolor/ hic situs est.
Nunc te Praxiteles, Phidias, Policrehis adorant
miranturque tuas, o Nicolae, manus. 1
«
Era il più degno scultore che si trovasse »,
scrive Fileno dalle Tuate. E il Negri: « fuggiva il
commercio delle genti per attendere i suoi lavori,
essendo impazientissimo in tutte l'altre cose ». Il
Ghirardacci aggiunge: « sondo vicino a morte disse
che si doleva non aver nelle sue mani tutte le cose
fatte da lui per spezzarle, non prezzava robba ed era
parco nel mangiare e nel bere ». 11 Borselli afferma:
« nullum discipulum facere voluit ncque aliquem
decere. Phantasticus erat et barbarus; moribus adeo
agrestis erat, ut omnes a se obiiceret ; necessariis
plerumque indigebat, caput durum habens, Consilio
amicorum non acquiescebat; ita ut (seguita fra Lodo-
vico da Prclormo) ad magnani necessitatem devenit.
Mortuus est in miseria : 2 fra Philippe di Quatro
Castelli, converso, e figliuolo di questo convento più
volte mi disse ch'avea donato amore Dei a detto
maestro Nicolò una soma di fermento ».
Le opere di questo artista pervenute fino a noi,
certe od attribuitegli, sono:
I. Il monumento ad Annibale Bentivoglio in
San Giacomo (tav. i). Pur tra i difetti di propor-
zione, in questo marmo policromato c'è molto carat-
tere. La maschia figura d'Annibale, serrata nella
maglia e nella corazza d'acciaio, è ben salda sul
cavai che s'impenna ; la sua testa, pensierosa e
rude, è ben quella del condottiero e del capoparte
italiano del '400; la sua mano stringe e appunta vigo-
rosamente la spada. Benché dell'autore di quest'opera
manchino testimonianze antiche, gli scrittori di cose
artistiche bolognesi clicon tutti : Nicolò. Il Bode 3
Tav. 9. 1 . j.
giudica bensì questo lavoro immaturo e privo di
Figura della parte superiore dell'Arca .r , .. , , , , 1N 1 1 <
„ „ . „ , significazione (nuchtern undunbedeutend), ma lo da
San Domenico in Bologna 0 v '
per certo del nostro artefice. Il Ricci1 sollevò qualche
dubbio. Alle sue osservazioni d'indole estetica, aggiungo: come mai nel '58 (perchè questa
è certamente la data dell'erezione del monumento e non della morte di Annibale, che fu
il '45), come mai nel '58, quando Sante Bentivoglio, ornai sicuro della Signoria di Bologna,
iniziava le magnificenze di Giovanni II, come mai, dico, avrebbe scelto, per erigere una
memoria al grande Annibale, un artefice senza fama, dell'abilità del quale undici anni dopo
si dubitava ancora e si scriveva (come abbiam veduto nella « Convenzione ») « se exercens
1 Ghirardacci e Negri. Leandro Alberti (ad a. 1494)
ha la variante nell'ultimo emistichio: « magne Nicole,
figuras». Ma anche così il pentametro non torna.
2 Però era sempre in possesso della casa, che,
come abbiamo veduto, andò poi in dote alla figlia.
3 Wilhelm Bode, Die ilalienische plastik, Zzveite
Auflage, Berlin, 1893, pag. 132.
4 Corrado Ricci, Una scoltnra di Nicolò dall'Arca,
nel giornale Bologna e l'Esposizione, Bologna, 1888,
pag. 6.
LUIGI ALDROVANDI
Qui vitam saxis dabat, et spirantia signa
coelo formabat, proli dolor/ hic situs est.
Nunc te Praxiteles, Phidias, Policrehis adorant
miranturque tuas, o Nicolae, manus. 1
«
Era il più degno scultore che si trovasse »,
scrive Fileno dalle Tuate. E il Negri: « fuggiva il
commercio delle genti per attendere i suoi lavori,
essendo impazientissimo in tutte l'altre cose ». Il
Ghirardacci aggiunge: « sondo vicino a morte disse
che si doleva non aver nelle sue mani tutte le cose
fatte da lui per spezzarle, non prezzava robba ed era
parco nel mangiare e nel bere ». 11 Borselli afferma:
« nullum discipulum facere voluit ncque aliquem
decere. Phantasticus erat et barbarus; moribus adeo
agrestis erat, ut omnes a se obiiceret ; necessariis
plerumque indigebat, caput durum habens, Consilio
amicorum non acquiescebat; ita ut (seguita fra Lodo-
vico da Prclormo) ad magnani necessitatem devenit.
Mortuus est in miseria : 2 fra Philippe di Quatro
Castelli, converso, e figliuolo di questo convento più
volte mi disse ch'avea donato amore Dei a detto
maestro Nicolò una soma di fermento ».
Le opere di questo artista pervenute fino a noi,
certe od attribuitegli, sono:
I. Il monumento ad Annibale Bentivoglio in
San Giacomo (tav. i). Pur tra i difetti di propor-
zione, in questo marmo policromato c'è molto carat-
tere. La maschia figura d'Annibale, serrata nella
maglia e nella corazza d'acciaio, è ben salda sul
cavai che s'impenna ; la sua testa, pensierosa e
rude, è ben quella del condottiero e del capoparte
italiano del '400; la sua mano stringe e appunta vigo-
rosamente la spada. Benché dell'autore di quest'opera
manchino testimonianze antiche, gli scrittori di cose
artistiche bolognesi clicon tutti : Nicolò. Il Bode 3
Tav. 9. 1 . j.
giudica bensì questo lavoro immaturo e privo di
Figura della parte superiore dell'Arca .r , .. , , , , 1N 1 1 <
„ „ . „ , significazione (nuchtern undunbedeutend), ma lo da
San Domenico in Bologna 0 v '
per certo del nostro artefice. Il Ricci1 sollevò qualche
dubbio. Alle sue osservazioni d'indole estetica, aggiungo: come mai nel '58 (perchè questa
è certamente la data dell'erezione del monumento e non della morte di Annibale, che fu
il '45), come mai nel '58, quando Sante Bentivoglio, ornai sicuro della Signoria di Bologna,
iniziava le magnificenze di Giovanni II, come mai, dico, avrebbe scelto, per erigere una
memoria al grande Annibale, un artefice senza fama, dell'abilità del quale undici anni dopo
si dubitava ancora e si scriveva (come abbiam veduto nella « Convenzione ») « se exercens
1 Ghirardacci e Negri. Leandro Alberti (ad a. 1494)
ha la variante nell'ultimo emistichio: « magne Nicole,
figuras». Ma anche così il pentametro non torna.
2 Però era sempre in possesso della casa, che,
come abbiamo veduto, andò poi in dote alla figlia.
3 Wilhelm Bode, Die ilalienische plastik, Zzveite
Auflage, Berlin, 1893, pag. 132.
4 Corrado Ricci, Una scoltnra di Nicolò dall'Arca,
nel giornale Bologna e l'Esposizione, Bologna, 1888,
pag. 6.