Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

DOI Heft:
Fasc. 4-7
DOI Artikel:
Hermanin, Federico: Arte contemporanea: Ettore Roesler Franz
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0257

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
214

FEDERICO HERMANIN

porta con sè la stessa forza ed intensità di lavoro. E vi s'infervora ed infoca talmente da
passarvi su ore ed ore senza posa, vivendo con quella carta, mutando d'umore col mutare
del tempo. Bene spesso, con una facilità d'adattamento mirabile, inconsciamente quasi, in
uno stesso dipinto, cominciato col tempo buono e finito col cattivo, egli passa dalla luce
all'ombra, spontaneamente e facilmente, come se, senza il concorso del suo pennello, si adden-
sassero sul paesaggio le nubi e si offuscassero le luci.

Un giorno, sui monti di Tivoli, dopo lunghe escursioni, trovò, fra le selve, un burrone
solitario, dove alcuni antichissimi archi d'acquedotti si specchiavano nell'acqua d'uno stagno.
Era di novembre, e la giornata splendida e serena dava una luminosità squisita a quel
luogo silvestre, tutto dorato dall'autunno. Dopo lunghe giornate di pioggia era una fortuna
poter cogliere quelle tinte calde, quando il pittore s'accorse di non avere portato con sè nem-

meno il più piccolo pennelluzzo. Un filo di spago e pochi peli della coda del buon somaro
che l'aveva portato lassù bastarono, e l'acquarello autunnale ed il pennello primitivo sono
fra le memorie più care del piccolo studio di piazza San Claudio.

Questa ingenuità, questa dedizione completa all'arte, dà quell'aria fresca e spontanea
alle opere del Roesler Franz, dove sono visioni rapide di bellezze campestri, momenti fuggevoli
di luci e d'ombre colti a volo.

Il tocco rapido del pennello ferma sulla carta le sensazioni ancora fresche, prima che
qualsiasi ripiegatura di pensiero e di studio le abbia appesantite.

Nessuna mostra di virtuosità in quei tranquilli cantucci di campagna, dove uno svolto
soleggiato di strada sassosa, uno stagno e pochi fili d'erba dànno l'impressione perfetta
dell'assieme e dei particolari.

Ben di rado però le composizioni restano serrate nel breve àmbito di un paesaggetto
chiuso fra siepi e tutto raccolto nell'intimità del suo verde; tra le frasche resta pur sempre
uno spazio ed un lontano orizzonte pieno di luce, fa gustare anche più la tranquilla pace
del recesso ombroso.

Talvolta la scena si allarga e sul piccolo pezzo di carta si stende l'immensità della campagna.
 
Annotationen