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MISCELLANEA
quando, prima del 1641, questa unione degli avori al sovrapposte al codice appunto perchè apparvero bene
codice sia avvenuta, e quand'anche l'avessimo, non adattabili, a causa del medesimo formato, ad esso, e
riusciremmo a sapere quanto tempo prima gli avori noi abbiamo una serie innumerevole di casi in cui si
Scultura in avorio. Museo di Classe, Ravenna
fossero stati scolpiti. Al Davidsohn sembra invece che
si possa stabilire l'ima cosa e l'altra e ritenere che,
siccome le tavolette hanno le stesse dimensioni 1 del
codice, esse fossero eseguite a Firenze nel secolo xi,
dove e quando l'evangeliario fu scritto.
Come l'identità delle dimensioni del codice e delle
due tavolette sia un argomento per sostenere che
queste fossero fabbricate apposta per quello, noi non
sapremmo vedere ; è evidente che non si potevano
adattare a coprire la rilegatura di un codice due avori
che fossero stati di dimensioni troppo diverse da esso,
uè si può dire che il formato dell'evangeliario sia di
proporzioni fuori dell'ordinario, nè, d'altra parte, che
le proporzioni delle tavolette differiscano da quelle
ordinarie dei dittici : è ovvio che le due tavole furono
1 Le due placche eburnee hanno, del resto, le stesse dimeisioni
delle coperte di legno che furono applicate posteriormente al codice
(cm. 24 J/2 x 16 r/2), e non, con esattezza, quella dei fogli di perga-
mena (cm. 22 '/2 X 15 '/2).
fecero fungere antichi dittici da coperte di libri sacri
e soprattutto di evangeliari.
Anzi, che i nostri avori abbiano formato un tempo
un dittico sacro, come già suppose il Vezzosi, non c'è
da dubitare: basterebbero a farcene certi i dodici fori
che a tre a tre si corrispondono perfettamente sui mar-
gini interni delle tavolette, e pei quali doveva un
tempo passare il filo metallico che serviva da cerniera.
Poiché dunque non c'è alcuna prova che gli avori
sieno stati fabbricati per l'evangeliario, noi possiamo,
non vincolati in tal modo a nessuna determinazione
di luogo e di età, esaminare i caratteri delle sculture
del dittico e vedere a quali monumenti simili si debba
ravvicinarle, a fine di attribuir loro con approssimazione
una data.
Qualunque cosa possa pensare in contrario il Da-
vidsohn, si manifestano ad evidenza nelle due sculture
caratteristiche bizantine : noterò soltanto il tipo della
Vergine, rappresentata come orante, il tipo del Cristo
MISCELLANEA
quando, prima del 1641, questa unione degli avori al sovrapposte al codice appunto perchè apparvero bene
codice sia avvenuta, e quand'anche l'avessimo, non adattabili, a causa del medesimo formato, ad esso, e
riusciremmo a sapere quanto tempo prima gli avori noi abbiamo una serie innumerevole di casi in cui si
Scultura in avorio. Museo di Classe, Ravenna
fossero stati scolpiti. Al Davidsohn sembra invece che
si possa stabilire l'ima cosa e l'altra e ritenere che,
siccome le tavolette hanno le stesse dimensioni 1 del
codice, esse fossero eseguite a Firenze nel secolo xi,
dove e quando l'evangeliario fu scritto.
Come l'identità delle dimensioni del codice e delle
due tavolette sia un argomento per sostenere che
queste fossero fabbricate apposta per quello, noi non
sapremmo vedere ; è evidente che non si potevano
adattare a coprire la rilegatura di un codice due avori
che fossero stati di dimensioni troppo diverse da esso,
uè si può dire che il formato dell'evangeliario sia di
proporzioni fuori dell'ordinario, nè, d'altra parte, che
le proporzioni delle tavolette differiscano da quelle
ordinarie dei dittici : è ovvio che le due tavole furono
1 Le due placche eburnee hanno, del resto, le stesse dimeisioni
delle coperte di legno che furono applicate posteriormente al codice
(cm. 24 J/2 x 16 r/2), e non, con esattezza, quella dei fogli di perga-
mena (cm. 22 '/2 X 15 '/2).
fecero fungere antichi dittici da coperte di libri sacri
e soprattutto di evangeliari.
Anzi, che i nostri avori abbiano formato un tempo
un dittico sacro, come già suppose il Vezzosi, non c'è
da dubitare: basterebbero a farcene certi i dodici fori
che a tre a tre si corrispondono perfettamente sui mar-
gini interni delle tavolette, e pei quali doveva un
tempo passare il filo metallico che serviva da cerniera.
Poiché dunque non c'è alcuna prova che gli avori
sieno stati fabbricati per l'evangeliario, noi possiamo,
non vincolati in tal modo a nessuna determinazione
di luogo e di età, esaminare i caratteri delle sculture
del dittico e vedere a quali monumenti simili si debba
ravvicinarle, a fine di attribuir loro con approssimazione
una data.
Qualunque cosa possa pensare in contrario il Da-
vidsohn, si manifestano ad evidenza nelle due sculture
caratteristiche bizantine : noterò soltanto il tipo della
Vergine, rappresentata come orante, il tipo del Cristo