LE ARTIGLIERIE ITALIANE DEL RINASCIMENTO
355
offre un ragguaglio abbastanza completo delle condizioni delle artiglierie italiane nel periodo
che precedette immediatamente la comparsa dei cannoni muniti di orecchioni ed incavalcati
Eig. 8a
Bocche da fuoco della seconda metà del secolo xv, di Francesco di Giorgio Martini
su affusti a ruote, e dà inoltre novella prova della cura posta dai fonditori italiani del tempo
nel far belle e ricche le armi con artistica profusione di ornamenti.
Dai riportati disegni rilevasi che le prime quattro bocche da fuoco (la bombarda, il
mortaio, la comune o mezzana, la cortana) erano di due pezzi, essendo chiaramente indicate
le cerchiature, provviste d'incavi a sezione rettangolare per adattarvi le leve destinate a
stringere o a rallentare le viti che collegano insieme i pezzi stessi. Le altre due bocche da
fuoco (il passavolante ed il basilisco) sembra invece fossero costituite di un solo pezzo, essendo
prive di cerchiature con incavi. La forma esterna del passavolante è quella di un cilindro
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offre un ragguaglio abbastanza completo delle condizioni delle artiglierie italiane nel periodo
che precedette immediatamente la comparsa dei cannoni muniti di orecchioni ed incavalcati
Eig. 8a
Bocche da fuoco della seconda metà del secolo xv, di Francesco di Giorgio Martini
su affusti a ruote, e dà inoltre novella prova della cura posta dai fonditori italiani del tempo
nel far belle e ricche le armi con artistica profusione di ornamenti.
Dai riportati disegni rilevasi che le prime quattro bocche da fuoco (la bombarda, il
mortaio, la comune o mezzana, la cortana) erano di due pezzi, essendo chiaramente indicate
le cerchiature, provviste d'incavi a sezione rettangolare per adattarvi le leve destinate a
stringere o a rallentare le viti che collegano insieme i pezzi stessi. Le altre due bocche da
fuoco (il passavolante ed il basilisco) sembra invece fossero costituite di un solo pezzo, essendo
prive di cerchiature con incavi. La forma esterna del passavolante è quella di un cilindro