406
MISCELLANEA
I lettori dell''Arte conosceranno le dotte monografìe
dell'egregio amico Santambrogio, ma io non credo di
far cosa discara presentando qui due riproduzioni di
quell'opera d'arte sulla quale l'accennato scrittore d'arte
desidera di attirare la serena discussione dei dotti. Ed
eccolo per parte mia accontentato. Le due scene vi-
sibili delle due mie fotografie sono la Nascita della
Vergine e V Incoronazione, due scene d'una freschezza
ingenua che non possiamo abbastanza ammirare. La
brevità che mi è imposta da questo corriere non mi
permette di intervenire qui nella discussione: solo
esprimo il desiderio che anche tutte le altre opere
rezione degli scavi di tener conto dei vari dati : sopra
lo strato romano, ricco degli avanzi del teatro della
colonia, sorgeva un cemeterio cristiano, con tombe
composte di materiale romano, o con lastroni di pietre ;
i criteri epigrafici desunti da un'epigrafe con cornice
ad intrecci porterebbero al vii od vili secolo; supe-
riormente si dispose il claustro Landulfiano, sostituito
dai successivi ampliamenti della cattedrale e del pa-
lazzo regio.
Restauri a monumenti in Piemonte. — Difficoltà
finanziarie gravissime si oppongono a che sia tradotto
La Nascita della Vergine. Altare di Carpiano
d'arte dei Campionesi siano convenientemente ripro-
dotte, in modo clic siano possibili i confronti stilistici
che soli debbono decidere nella controversia. Ai nu-
merosi cenni di confronto che andò raccogliendo il
Santambrogio mi permetto d'aggiungere un pallio di
altare, ora nel Museo Civico Comasco, che per molti
rapporti offre la più grande analogia col quadrifronte
altare di Carpiano.
Nello stesso Museo Civico prese posto un frammento
del chiostro del x secolo, rinvenuto nelle demolizioni
del regio palazzo Carignano, e che doveva apparte-
nere al duomo di Landolfo, che perdurò da quell'epoca
sino alla costruzione della cattedrale dei Della Rovere.
Nella stessa località in cui si' rinvenne detto chiostro
le demolizioni misero in luce vari strati del sottosuolo
torinese, i quali dettero fatti interessanti più l'archeo-
logo e lo storico che l'artista. Per cortese condiscen-
denza dell'Amministrazione della Real Casa, e per
espresso volere delle LL. MM., fu concesso alla Di-
in atto il restauro della sagra di San Michele, la più
splendida costruzione romanica del Piemonte, alla
quale l'architetto Alfredo D'Andrade dedicò il suo
studio e le sue cure. A rimuovere tali difficoltà e a
procacciare i mezzi per un conveniente restauro si
sta attendendo, per cura dell'Ufficio regionale, alla
costruzione di un grandioso modello in gesso, del quale
terrò informato il lettore, nella speranza di darne anche
una fotografia.
E per trattenerci intorno ai restauri dei monumenti
piemontesi dirò di quello della chiesa di Santa Maria
di Rivolta di Tortona, una chiesa abbaziale del xiv se-
colo, con belle terrecotte, ed esempio notevole di quel-
l'architettura monferrina che, con molta analogia della
lombarda, lasciò notevoli esempi a Vignale, ad Ales-
sandria, ad Alba, ecc.
Il palazzo di San Giorgio a Genova. — Dal
Monferrato passiamo in Liguria, la cui capitale è
MISCELLANEA
I lettori dell''Arte conosceranno le dotte monografìe
dell'egregio amico Santambrogio, ma io non credo di
far cosa discara presentando qui due riproduzioni di
quell'opera d'arte sulla quale l'accennato scrittore d'arte
desidera di attirare la serena discussione dei dotti. Ed
eccolo per parte mia accontentato. Le due scene vi-
sibili delle due mie fotografie sono la Nascita della
Vergine e V Incoronazione, due scene d'una freschezza
ingenua che non possiamo abbastanza ammirare. La
brevità che mi è imposta da questo corriere non mi
permette di intervenire qui nella discussione: solo
esprimo il desiderio che anche tutte le altre opere
rezione degli scavi di tener conto dei vari dati : sopra
lo strato romano, ricco degli avanzi del teatro della
colonia, sorgeva un cemeterio cristiano, con tombe
composte di materiale romano, o con lastroni di pietre ;
i criteri epigrafici desunti da un'epigrafe con cornice
ad intrecci porterebbero al vii od vili secolo; supe-
riormente si dispose il claustro Landulfiano, sostituito
dai successivi ampliamenti della cattedrale e del pa-
lazzo regio.
Restauri a monumenti in Piemonte. — Difficoltà
finanziarie gravissime si oppongono a che sia tradotto
La Nascita della Vergine. Altare di Carpiano
d'arte dei Campionesi siano convenientemente ripro-
dotte, in modo clic siano possibili i confronti stilistici
che soli debbono decidere nella controversia. Ai nu-
merosi cenni di confronto che andò raccogliendo il
Santambrogio mi permetto d'aggiungere un pallio di
altare, ora nel Museo Civico Comasco, che per molti
rapporti offre la più grande analogia col quadrifronte
altare di Carpiano.
Nello stesso Museo Civico prese posto un frammento
del chiostro del x secolo, rinvenuto nelle demolizioni
del regio palazzo Carignano, e che doveva apparte-
nere al duomo di Landolfo, che perdurò da quell'epoca
sino alla costruzione della cattedrale dei Della Rovere.
Nella stessa località in cui si' rinvenne detto chiostro
le demolizioni misero in luce vari strati del sottosuolo
torinese, i quali dettero fatti interessanti più l'archeo-
logo e lo storico che l'artista. Per cortese condiscen-
denza dell'Amministrazione della Real Casa, e per
espresso volere delle LL. MM., fu concesso alla Di-
in atto il restauro della sagra di San Michele, la più
splendida costruzione romanica del Piemonte, alla
quale l'architetto Alfredo D'Andrade dedicò il suo
studio e le sue cure. A rimuovere tali difficoltà e a
procacciare i mezzi per un conveniente restauro si
sta attendendo, per cura dell'Ufficio regionale, alla
costruzione di un grandioso modello in gesso, del quale
terrò informato il lettore, nella speranza di darne anche
una fotografia.
E per trattenerci intorno ai restauri dei monumenti
piemontesi dirò di quello della chiesa di Santa Maria
di Rivolta di Tortona, una chiesa abbaziale del xiv se-
colo, con belle terrecotte, ed esempio notevole di quel-
l'architettura monferrina che, con molta analogia della
lombarda, lasciò notevoli esempi a Vignale, ad Ales-
sandria, ad Alba, ecc.
Il palazzo di San Giorgio a Genova. — Dal
Monferrato passiamo in Liguria, la cui capitale è