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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

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Fasc. 11-12
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Venturi, Adolfo: Bartolomeo Veneto
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https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0509

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ADOLFO VENTURI

Con la Cortigiana di Francoforte e la Dama di Genova, comincia Bartolomeo Veneto
a prediligere quelle strane capigliature a fili arricciati per le sue donne. Il rotondeggiare
delle forme,.la pienezza loro, associa quelle figure muliebri, una delle quali porta una data,
il 1520, ed è quella presso il conte Cesare del Mayno a Milano (Fig. 28), e un'altra presso
il conte Giovanni Melzi, nella stessa città (Fig. 29), recante l'iscrizione: Bartolomeo de
venerici f. A queste due si uniscono, sorelle, una Santa Caterina, nella Galleria Borromeo,

Fig. 28. — Bartolomeo Veneto. Casa del conte Del Mayno

pure in Milano, (Fig 30) un'altra stessa Santa nella Galleria di Glasgow (Fig. 31) e la Salome
della R. Galleria di Dresda (Fig. 32).

Si è parlato della Suonatriùe di liuto, a proposito di Feonardo da Vinci, di Cecilia
Gallerani e delle gentildonne milanesi che la tradizione popolare vuole eternate nelle pitture
di Feonardo. 1

Fa credenza generale invalsa in questi ultimi due secoli e tramandata dagli scritti del
De Pagave ci indica il noto dipinto Lei suoncitrice di liuto, come ritratto di Cecilia Gallerani.

Ho detto che il ritratto è noto, perchè ce ne sono molte repliche e copie citate dall'Uzielli
e dal Carotti, che attestano della diffusione del quadro in antico: in casa Frisiani a Milano,

1 Vedi Gustavo Uzielli : Leonardo da Vinci e tre
gentildonne milanesi del secolo XV. Pinerolo, 1890;
Giulio Carotti, recensione degli scritti leonardeschi

dell'Uzielli in Archivio storico lombardo, anno XVII,
fase. 30, serie II, pag. 782.
 
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