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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 1
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Egidi, Francesco: Le miniature dei codici Barberiniani dei "documenti d'amore", [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0037

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LE MINIATURE DEI CODICI BARBERINIANI

DEI « DOCUMENTI D’AMORE »

HI per il primo rivolse l’attenzione alle miniature che
adornano il codice barberiniano XLVI, 18 del poema di-
dattico di messer Francesco da Barberino fu il prof. Oreste
Antognoni, che a tale argomento dedicava tre importanti
pagine nel Giornale di filologia romanza. 1 Qualche breve
accenno alla loro importanza diede poi il Thomas nel tes-
sere la vita dell’autore,2 3 e recentemente i professori Fe-
derici, Grimaldi ed Hermanin in un opuscolo per nozze
ne pubblicarono un bel saggio, riproducendo la miniatura
che rappresenta l’Amore e i suoi effetti. 5

Ma, oltre lo studio del commentario latino che il Bar-
berino stesso appose alla sua opera, e che si conserva nel
manoscritto citato, mi dà ora agio di convalidare con nuove
prove le conclusioni a cui giunse già l’Antognoni, l’aver rinvenuto un nuovo codice dei Docu-
menti, il barberiniano XLVI, 19, che, rimasto sconosciuto, non ha fornito finora materia
alla critica, ed è di valido aiuto per meglio chiarire quanta parte ebbe il Barberino nel-
l’adornare di miniature l’opera sua.

La questione fu già trattata dall’Antognoni, il quale, prendendo in esame il manoscritto
barberiniano XLVI, 18, e mettendo a profitto due passi del commentario, giunse a queste
conclusioni: «La mente del Barberino concepiva e l’esperta mano del pittore, 4 forse anche
guidata da un abbozzo del poeta (ricordiamo le parole citate, in hoc primo aliquatenus
mstructus), eseguiva ». 5

Riferirò i due passi del commentario: il Barberino suppone che gli si rivolga un’ob-
biezione :

« Sed posses tu querere figuras istas quas tu designasti vidisti tu ibi et quomodo tu
eas licet crosso modo factas cum non esses pictor vel in hoc primo aliquatenus instructus
fecisti • omnia ista dicuntur piene infra in principio • xje • partis gratitudinis ». 6

E nella parte di Gratitudine :

« Quero a te.quomodo has figuras

1 O. Antognoni, Le Glosse ai « Documenti d’A-
more » di M. Francesco da Barberino e un breve trat-
tato di ritmica italiana, nel Giornale di filologia ro-
manza, tomo IV, pag. 78 e seg.

2 A. Thomas, Francesco da Barberino et la litté-
ratureprovengale en Italie au moyen-dge, pag. 18 e 19.
Paris, Thorin, 1S83.

3 11 trattato d’Amore di Messer Francesco da Bar-

que presentantur in curia 7 et in aliis libri par-

berino. Nozze Gigli-Agostini, XXV Luglio M'DCCOIIC.
Roma, Forzimi.

4 Parla dell’ ignoto coloritore delle miniature del
codice barberiniano XLVI, 18.
s Articolo cit., pag. 86.

6 Comm., carta 4-B, rigo 71 e seg.

7 Allude alla curia amoris, miniata a c. 92-B,

L’Arte. V, 1.
 
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