Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

DOI issue:
Fasc. 2
DOI article:
Frizzoni, Gustavo: Due opere del museo artistico municipale di Milano nuovamente illustrate
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0103

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
DUE OPERE

DEL MUSEO ARTISTICO MUNICIPALE DI MILANO

NUOVAMENTE ILLUSTRATE

ROVENGONO da due cittadini, benemeriti entrambi per la
loro attività intelligente, spiegata in diverso modo a
profitto del paese, entrambi amanti appassionati dell’arte
e delle istituzioni che vi si riferiscono. E non a parole
soltanto, ma coi fatti, come si può rilevare dai loro doni
al Museo artistico cittadino, che si danno qui per la
prima volta riprodotti da buone fotografie. E un’opera
di pittura la prima, di plastica la seconda.

Per poco che uno sia famigliare con l’arte lombarda
dei bei tempi, non tarderà a ravvisare la mano di Am-
brogio Borgognone nella pietosa figura del San Giro-
lamo penitente, che, come già sanno i lettori di questo
periodico, fu regalato alla pinacoteca del museo arti-
ierbo castello visconteo sforzesco, dal comm. Luca Bel-
trami, nel giorno istesso che gli fu consegnata dalla rappresentanza municipale la medaglia
d’onore per l’illuminata sapienza e l’amore col quale egli da anni si dedica al ristauro dei-
fi insigne sede degli antichi duchi di Milano.

Il quadro, dipinto sulla tavola, misura in luce cm. 54 di larghezza per 99 di altezza.
Come di prammatica, il santo è rappresentato con la destra munita di una pietra per bat-
tersi il petto in atto di penitenza, mentre nella sinistra tiene un crocefisso che sta contem-
plando con mesta compunzione ; a’ suoi piedi, da un lato, il fido leone accovacciato e un
libro aperto, dall’altro un teschio quale simbolo del Memento mori. Nel fondo un paesaggio
aspro e roccioso con una grotta nel mezzo. Tutto spira ascetismo e rinunzia alle vanità del
mondo in questo quadro del pittore religioso per eccellenza. Il tipo del santo, dalla bella
testa pittoresca con la sua fronte alta e la lunga barba, è quale si riscontra spesso nei
quadri del Borgognone. Lo vediamo anzi quasi ripetuto in altra tavola, alquanto più alta
e più stretta, proveniente dalla raccolta del nobile signor Francesco Baglioni, ora incorpo-
rata alla civica pinacoteca di Bergamo. Nè molto dissimile è la figura del penitente da quella
rappresentata nel trittico che decora un altare della chiesa di Santo Spirito a Bergamo, trit
fico tuttora munito della sua bella ed appropriata cornice del tempo, recante la data 1508
e la dedica del devoto Domenico Tasso. Dove si avverte di quanto prestigio si presentino
circondate le opere di pittura, quando ci siano tramandate munite del loro adeguato com-
pimento architettonico ed ornamentale, escogitato pur esso generalmente dagli autori stessi,
in modo che l’opera nella sua integrità abbia a corrispondere ad un concetto perfettamente

stico municipale di Milano, nel

L’Arte. V, 9.
 
Annotationen