LE MINIATURE DEI CODD. DEI « DOCUMENTI D'AMORE
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fedele all’originale del Barberino di quello che non sembri ; poiché, nel dipingere, coprì col
colore alcuni particolari, i quali ora, a causa del tempo che ha reso sbiadite le tinte, sono
qua e là visibili. Si notino nella miniatura di Pazienza 1 le tracce del disegno di una fine-
stra, e nella miniatura di Speranza 1 2 3 tutto un ornamento del Palatium Spei che s’intravede
sotto al colore che lo ricopre.
Dal colore furono anche ricoperte e poi trascritte fuori della cornice alcune note prima
poste — come in B — nell’interno della miniatura. Questo fatto appare evidente nella rap-
presentazione di Discretio,3 dove si leggono
ancora, sotto al colore, le parole riportate
poi più in basso: virtutes discretionisJìlie;
e nella facciata del palazzo di Speranza, 4 5 6
in cui era stata posta la scritta: Palatium
Spei, scritta che fu ripetuta dopo la colo-
ratura, al disotto della cornice. Ed ancora
si ha traccia del nome di Prudentia, segnato,
come nella miniatura di B, sopra il capo
della figura,s e dei nomi degii electi e dei
damnati, che erano stati scritti sotto l’ultimo
grado della cima amoris. 6 È degno di nota
il fatto che alcune iscrizioni che sono nelle
miniature di B manchino in quelle di A.
Tali i nomi delle figure che attorniano Co-
stanza, scritti sopra le loro teste : blanditor,
superbus, consanguinea, corruptor;7 la nota
posta in rosso sulla miniatura che rappre-
senta 1’ elevazione di Costanza al cielo : hec
ad glosas pertinent non ad testimi; 8 i nomi
dei custodi della curia d’Amore, segnati nei
loro scudi (custos externus), 9 di mors, scritto
sopra la figura che la rappresenta, 10 delle
figure ferite da Amore : religioso, religiosa,
doncella conpiuta, maritata, vedoa, moglier
e marito, cavalier meritato, huomo comune,
donnei che non cura,funcinilo, mòrto, mortai1
Ma la differenza più grande tra i due
codici — per tacere di altre divergenze nelle iscrizioni che hanno in B una forma più
ampia che in A, ed in qualche minimo particolare del disegno, omesso o variato nell’uno
o nell’altro dei due esemplari — sta nella coloratura. Ciò che al primo sguardo salta all’occhio
dell’osservatore di A si è l’insufficienza e la meschinità dei colori, che non sono sempre
usati, ed anche quando lo sono, lasciano che il disegno mantenga tuttavia netta e visibile
la sua fisonomia. In A manca invece quasi ogni traccia del disegno a penna che precedette
il lavoro del coloritore, il quale seppe egregiamente servirsi della sua ricca tavolozza. La
coloratura di A è pastosa e sfumata, e in ogni parte eseguita con amore.
Tranne il caso in cui costituiscano una caratteristica delle figure, i colori dati ad esse
1 Carta 64-A.
2 Carta 66-a.
3 Carta 6i-a.
4 Carta 66-a.
5 Carta 69-B.
6 Carta 92-B.
7 Carta 57-A.
8 Carta 60-B.
9 Carta 92-B.
10 Carta 98-B
11 Carta 99-B.
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fedele all’originale del Barberino di quello che non sembri ; poiché, nel dipingere, coprì col
colore alcuni particolari, i quali ora, a causa del tempo che ha reso sbiadite le tinte, sono
qua e là visibili. Si notino nella miniatura di Pazienza 1 le tracce del disegno di una fine-
stra, e nella miniatura di Speranza 1 2 3 tutto un ornamento del Palatium Spei che s’intravede
sotto al colore che lo ricopre.
Dal colore furono anche ricoperte e poi trascritte fuori della cornice alcune note prima
poste — come in B — nell’interno della miniatura. Questo fatto appare evidente nella rap-
presentazione di Discretio,3 dove si leggono
ancora, sotto al colore, le parole riportate
poi più in basso: virtutes discretionisJìlie;
e nella facciata del palazzo di Speranza, 4 5 6
in cui era stata posta la scritta: Palatium
Spei, scritta che fu ripetuta dopo la colo-
ratura, al disotto della cornice. Ed ancora
si ha traccia del nome di Prudentia, segnato,
come nella miniatura di B, sopra il capo
della figura,s e dei nomi degii electi e dei
damnati, che erano stati scritti sotto l’ultimo
grado della cima amoris. 6 È degno di nota
il fatto che alcune iscrizioni che sono nelle
miniature di B manchino in quelle di A.
Tali i nomi delle figure che attorniano Co-
stanza, scritti sopra le loro teste : blanditor,
superbus, consanguinea, corruptor;7 la nota
posta in rosso sulla miniatura che rappre-
senta 1’ elevazione di Costanza al cielo : hec
ad glosas pertinent non ad testimi; 8 i nomi
dei custodi della curia d’Amore, segnati nei
loro scudi (custos externus), 9 di mors, scritto
sopra la figura che la rappresenta, 10 delle
figure ferite da Amore : religioso, religiosa,
doncella conpiuta, maritata, vedoa, moglier
e marito, cavalier meritato, huomo comune,
donnei che non cura,funcinilo, mòrto, mortai1
Ma la differenza più grande tra i due
codici — per tacere di altre divergenze nelle iscrizioni che hanno in B una forma più
ampia che in A, ed in qualche minimo particolare del disegno, omesso o variato nell’uno
o nell’altro dei due esemplari — sta nella coloratura. Ciò che al primo sguardo salta all’occhio
dell’osservatore di A si è l’insufficienza e la meschinità dei colori, che non sono sempre
usati, ed anche quando lo sono, lasciano che il disegno mantenga tuttavia netta e visibile
la sua fisonomia. In A manca invece quasi ogni traccia del disegno a penna che precedette
il lavoro del coloritore, il quale seppe egregiamente servirsi della sua ricca tavolozza. La
coloratura di A è pastosa e sfumata, e in ogni parte eseguita con amore.
Tranne il caso in cui costituiscano una caratteristica delle figure, i colori dati ad esse
1 Carta 64-A.
2 Carta 66-a.
3 Carta 6i-a.
4 Carta 66-a.
5 Carta 69-B.
6 Carta 92-B.
7 Carta 57-A.
8 Carta 60-B.
9 Carta 92-B.
10 Carta 98-B
11 Carta 99-B.