NUOVI DISEGNI DEL CORREGGIO
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olandese, l’uno rappresentante un paesaggio con animali, di Adriano van deVelde, l’altro
pure un paesaggio, veduto di notte, dello specialista del genere, Arturo van der Neer.
Della facoltà del Correggio a produrre . effetti prodigiosi con pochi mezzi danno prova
parecchi suoi schizzi per composizioni da eseguirsi in pittura. Il più caratteristico fra tutti nel
suo genere è forse quello appartenente alla grande raccolta del British Museum e che si può
qualificare pel primo, per non dire primissimo pensiero del celebre quadro della Notte, anti-
camente situato sopra un altare della chiesa di San Prospero, a Reggio (dove esiste tuttora
Fig. 3 — Studio per tre putti - Raccolta del dott. Werner Weisbaeh
l’ornata cornice originale), ed ora uno dei più cospicui tesori della R. Galleria di Dresda. E uno
schizzo quasi informe e buttato giù con una furia inesprimibile, con l’unico manifesto intento
d’indicare il soggetto e di provare gli effetti di una illuminazione artificiale nel cuor della
notte per una Natività, alla quale assistono i pastori devoti, appositamente accorsi dai loro
campi. Sono macchie a contrasto di luce ed ombra quali usò più tardi analogamente a modo
suo il Rembrandt negli ambiti suoi fogli. Il materiale adoperato, nuH’altro che sepia e biacca.
Di simile genere è altresì lo schizzo che ci piace di porgere qui riprodotto nella figura 4%
non già per offrire una primizia al nostro lettore, ma come un parallelo, per la maniera del-
l’esecuzione, a quello che si troverà figurato nella riproduzione seguente. Il primo è, come
facilmente si vede, un abbozzo di primo getto per la pala d’altare della Madonna del San Giorgio
già rammentata. Anche qui non si trattava per l’artista che di tracciare l’essenziale del tema
pittorico e prospettico ad un tempo, tanto del quadro quanto della sua bene appropriata cor-
nice, con ommissione invece di ogni altra cosa accessoria e financo dei putti scherzosi che
stanno sul piano anteriore a trastullarsi con le armi del santo guerriero.
L’Arte. V, 4.
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olandese, l’uno rappresentante un paesaggio con animali, di Adriano van deVelde, l’altro
pure un paesaggio, veduto di notte, dello specialista del genere, Arturo van der Neer.
Della facoltà del Correggio a produrre . effetti prodigiosi con pochi mezzi danno prova
parecchi suoi schizzi per composizioni da eseguirsi in pittura. Il più caratteristico fra tutti nel
suo genere è forse quello appartenente alla grande raccolta del British Museum e che si può
qualificare pel primo, per non dire primissimo pensiero del celebre quadro della Notte, anti-
camente situato sopra un altare della chiesa di San Prospero, a Reggio (dove esiste tuttora
Fig. 3 — Studio per tre putti - Raccolta del dott. Werner Weisbaeh
l’ornata cornice originale), ed ora uno dei più cospicui tesori della R. Galleria di Dresda. E uno
schizzo quasi informe e buttato giù con una furia inesprimibile, con l’unico manifesto intento
d’indicare il soggetto e di provare gli effetti di una illuminazione artificiale nel cuor della
notte per una Natività, alla quale assistono i pastori devoti, appositamente accorsi dai loro
campi. Sono macchie a contrasto di luce ed ombra quali usò più tardi analogamente a modo
suo il Rembrandt negli ambiti suoi fogli. Il materiale adoperato, nuH’altro che sepia e biacca.
Di simile genere è altresì lo schizzo che ci piace di porgere qui riprodotto nella figura 4%
non già per offrire una primizia al nostro lettore, ma come un parallelo, per la maniera del-
l’esecuzione, a quello che si troverà figurato nella riproduzione seguente. Il primo è, come
facilmente si vede, un abbozzo di primo getto per la pala d’altare della Madonna del San Giorgio
già rammentata. Anche qui non si trattava per l’artista che di tracciare l’essenziale del tema
pittorico e prospettico ad un tempo, tanto del quadro quanto della sua bene appropriata cor-
nice, con ommissione invece di ogni altra cosa accessoria e financo dei putti scherzosi che
stanno sul piano anteriore a trastullarsi con le armi del santo guerriero.
L’Arte. V, 4.