DUE OPERE DEL MUSEO MUNICIPALE DI MILANO
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Dove sarebbe bensì da osservare che la forma latina del suo nome non si è riscontrata
finora se non negli anni piu provetti della sua vita, mentre quest’opera accenna a’suoi pri-
mordi, per la somiglianza di stile con le sculture della porta che mette dalla chiesa della
Certosa di Pavia al piccolo chiostro, da lui eseguita a vent’anni circa, nel 1466. Che la ter-
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Giovanni Antonio Amadeo : La Vergine col Bambino, circondata da monaci
Certosa di Pavia: Lunetta della porta del chiostro piccolo
(Fotografia Brogi)
racotta poi in origine sia venuta dalla stessa Certosa, è cosa che si può ritenere per certa,
com’è pure più che probabile ch’essa fosse il frutto di un voto fatto da uno dei monaci
alla Vergine e avesse servito d’ornamento ad una delle loro abitazioni, non altrimenti da
quello che accadde per parecchi quadri dipinti, dei quali già ci è occorso di parlare in questo
periodico, illustrando alcune opere del Borgognone.
Nè sarebbe fuori di luogo il pensare che avesse servito di prova al giovane artista per
mostrare quello ch’egli sapesse fare prima di essere impegnato nel lavoro di molto mag-
giore importanza della porta marmorea surriferita. O non vi si scopre forse una semplicità,
un sentimento ingenuo, un fare aqcora alquanto impacciato, quale si addice bene ad un gio-
vane principiante nella sua carriera?
Le somiglianze con la lunetta della Certosa, poi, chi non le vede nei tipi delle teste,
dalle vaste fronti, nella conformazione del corpo del Bambino, nelle pieghe dei panni, sen-
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Dove sarebbe bensì da osservare che la forma latina del suo nome non si è riscontrata
finora se non negli anni piu provetti della sua vita, mentre quest’opera accenna a’suoi pri-
mordi, per la somiglianza di stile con le sculture della porta che mette dalla chiesa della
Certosa di Pavia al piccolo chiostro, da lui eseguita a vent’anni circa, nel 1466. Che la ter-
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Giovanni Antonio Amadeo : La Vergine col Bambino, circondata da monaci
Certosa di Pavia: Lunetta della porta del chiostro piccolo
(Fotografia Brogi)
racotta poi in origine sia venuta dalla stessa Certosa, è cosa che si può ritenere per certa,
com’è pure più che probabile ch’essa fosse il frutto di un voto fatto da uno dei monaci
alla Vergine e avesse servito d’ornamento ad una delle loro abitazioni, non altrimenti da
quello che accadde per parecchi quadri dipinti, dei quali già ci è occorso di parlare in questo
periodico, illustrando alcune opere del Borgognone.
Nè sarebbe fuori di luogo il pensare che avesse servito di prova al giovane artista per
mostrare quello ch’egli sapesse fare prima di essere impegnato nel lavoro di molto mag-
giore importanza della porta marmorea surriferita. O non vi si scopre forse una semplicità,
un sentimento ingenuo, un fare aqcora alquanto impacciato, quale si addice bene ad un gio-
vane principiante nella sua carriera?
Le somiglianze con la lunetta della Certosa, poi, chi non le vede nei tipi delle teste,
dalle vaste fronti, nella conformazione del corpo del Bambino, nelle pieghe dei panni, sen-