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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 2
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0193

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LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI

151

Ed ora veniamo all’arte italiana. Il canone del
quale ci occupiamo apparisce già nella schietta poesia
delle origini, come non mancherà di apparire, e avremo
occasione di verificarlo, anche agl’ inizj dell’arte nuova,
ed è parallelismo che, lungi dall’esser strano, trova la
sua ragione nell’influsso potente, che la tradizione con-
tinuava ad esercitare sulle generazioni di artisti e let-
terati non ancora ispirati a quello spirito nuovo del Ri-
nascimento, che fu tutto polemica contro la tradizione
irrigidita ne’ dogmi della scolastica. Pertanto, anche
prima che nell’arte, il vecchio motivo si è nella poesia
ingentilito ed ha perduto l’antico significato pedantesco.
Le sette sorelle introdotte nei componimenti poetici di
quest’epoca non sono più le creature mistiche di Mar-
ciano Capella o di Alain de Lille, esseri vaghi ed astratti,
ma dònne di questo mondo, discese dalle altitudini del-
l’Olimpo a vivere nell’umano consorzio.

Forma di visione ha una morale di Pietro di Dante,1
che riferiscesi ad una notizia vera o falsa, allora divul-
gatasi, di una condanna di Dante per eresia. Le sette
Arti Liberali curanti

Della nomèa del maestro loro

Ch’ è stata condannata in concestoro

La Geometria - Fontana di Perugia
(da calco in gesso)

La Musica - Fontana di Perugia
(da calco in gesso)

appariscono al poeta e lo pregano di render manifesto
in una canzone il motivo del loro cruccio. L’Alighieri,
l’uomo che schiuse al suo popolo l’intimo senso del
mondo medioevale, fu forse l’ultimo e più grande rappre-
sentante della scienza scolastica formulata nelle discipline
del trivio e quadrivio, che non fa quindi maraviglia tro-
vare tuttavia associate al suo nome. Quando poi accadde
la morte di Dante, le sette Arti vengono innanzi ad An-
tonio Pucci2 scapigliate e piangenti per tanta sciagura :

E vidi pianger molto amaramente
Sette gran donne tutte iscapigliate
D’intorno a lui colla faccia dolente.

Poi, quasi lenitivo al dolore, pensano di tributare al
defunto l’onoranza suprema, cingendone il capo di una
corona di alloro. Solo la Teologìa, la quale dimostra
subito esser donna di maggior conto, riesce, con la dot-
trina infusale dall’alto, a consolare le sette addolorate.

Allegorie delle Arti son pure in sette sonetti di
Andrea de’ Carelli, 3 i quali, dice il Guasti che ne fu
editore, « sopra le tante rime de’ primi secoli di nostra
lingua hanno il pregio di non cantare le solite cose,

l-2 D’Ancona, Capitolo e Sonetto di Antonio Pucci,

Pisa, Nistri, 1868, per nozze Bongi-Ranalli. Lo stesso
motivo delle Arti Liberali piangenti si ritrova in una

Canzone di Maestro Antonio da Ferrara per la creduta
morte del Petrarca. Nel funebre corteo non compaiono
però che la Grammatica e la Retorica, seguite dalle

Muse e dalla Filosofia (v. Rime antiche italiane, se-
condo la lezione del Cod. Vat. 3214 e del Cod. Ca-
sanat. d. v. 5, per cura di Mario Pelaez. Bologna,
Romagnoli, 1895, pag. 376).

3 Vedi Misceli. Pratese di cose inedite o rare an-
tiche o moderne, n. 9, maggio 1864.
 
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