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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 2
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Jacobsen, Emil: Pitture della scuola Lombarda nella chiesa di Santa Maria degli angioli a Lugano
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0198

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PITTURE DELLA SCUOLA LOMBARDA

NELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGIOLI A LUGANO

a chiesa di Santa Maria degli Angioli, a una navata e con una serie
di cappelle dal lato destro, è divisa in due da un’ altra grandiosa
navata trasversale di tre archi a tutto sesto. Sulla parete rivolta
alla parte anteriore, dove i fedeli si raccolgono a fare le loro divo-
zioni, Bernardino Luini, nell’anno 1529, dipinse il suo grandioso
affresco. Vi è rappresentata la morte di Cristo sulla croce ; ma
oltre a questa scena vi si mostrano, nei piani posteriori, i princi-
pali momenti della Passione, come negli antichi quadri religiosi
neerlandesi, i quali forse servirono di modello. Così nel piano più
lontano, a sinistra, si vede Cristo sul Monte degli Olivi e i discepoli addormentati; sotto, e
quindi più vicino allo spettatore, la coronazione di spine e appresso anche Gesù che porta
la croce. Dietro quest’ultima composizione si vede una chiesa con cupola, per la quale, vero-
similmente, servì d’esempio Santa Maria delle Grazie col campanile. Dal lato destro della
Crocifissione di Cristo si osservano fatti che si svolsero dopo la sua morte. In alto, come
riscontro al Cristo sul Monte degli Olivi, VAscensione al cielo, e più vicino la Pietà e San Tom-
maso incredulo.

La scena principale si svolge nel piano anteriore. Da una grandiosa croce che domina
tutto il quadro pende Cristo, e quasi con la sua testa raggiunge le nubi. Gli volano intorno
angioli riccamente vestiti, piccoli angioli nudi sbucanti dalle nubi e cherubini. Ai due lati
s’alzano le croci coi due ladroni. Mentre sul braccio trasversale d’una di queste un angio-
letto inginocchiato accoglie l’anima redenta, raffigurata in un piccolo bambino nudo, dall’altra
parte l’anima dannata del cattivo ladrone si accapiglia con un demonio. Intorno alla croce
del Salvatore s’affolla fittamente un miscuglio di soldati a piedi ed a cavallo e di spettatori.
I santi parenti di Cristo sono quasi schiacciati da questa moltitudine di uomini. Mentre i
piccoli soggetti in alto sono in parte rappresentati non senza un certo slancio drammatico,
non è riuscito all’artista di dare al soggetto principale, reso in grandi proporzioni, il soffio
vitale dell’azione tragica. Ad eccezione dei sergenti che si contendono le vesti, le altre
figure sono poste, abbastanza stentatamente, semplicemente in ordine una dopo l’altra. Il
gruppo intorno a Maria ci lascia freddi ; la stessa cosa dobbiam dire per Giovanni, una figura
bella e molto ammirata, ma tuttavia convenzionale, ed ancor più per la Maddalena, la quale
dà sfogo al suo sentimento in un modo molto declamatorio.

Non era cosa per il Luini rappresentare avvenimenti passionali. Il quadro dimostra pure
poco talento di coordinazione, giacché i più importanti episodi, per esempio lo svenimento di
Maria, non spiccano abbastanza chiari in mezzo al brulichìo del quadro ; così anche di-
mostra poca inventiva. La finezza di ciascuna figura, parecchie teste rese in modo sublime,
 
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