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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali del medio evo e nel rinascimento, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0256

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LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI

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mente esistente. Date infatti le relazioni di
amicizia che legavano il Re franco e Teo-
dulfo, qual meraviglia che costui abbia pro-
prio descritto dei dipinti, che doveva avere
quotidianamente sotto gli occhi? Il poeta
descrive un grande albero ricolmo di vege-
tazione, sui rami del quale trovansi le Arti.

In basso, proprio alle radici, siede la Gram-
matica : ha la testa adorna di diadema, tiene
in mano la ferula ed il coltello, ed è cir-
condata da Bonus Sensus e da Opinatio. Su
due rami più elevati sono la Retorica e la
Dialettica : la prima, dalla testa leonina, è
in atto di tenere una concione, ha in mano
l’immagine di una città turrita, ed è prov-
vista di ali ; l’altra è intenta a leggere,
mentre intanto un serpente cerca occultarsi
tra le sue vesti (corpus tamen occulit an- Pisa. Piedistallo del pulpito di Giovanni Pisano
guis). Vicino ad essa stanno Logica, Etica

e le quattro Virtù Cardinali. L’Aritmetica tiene un registro tra le mani, ed ha presso a sè
la Fisica. La Musica è provvista della lira e della vecchia siringa a sette toni. La Geometria
ha un compasso nella destra e una sfera nella sinistra (dextra manus radium laena vehit
rotulani). L’Astronomia dall’alto domina sulle altre, ed è rappresentata con le mani solle-
vate sul capo, in atto di sorreggere il planisferio celeste (huic caput alta petens onerabat

circulus ingens —- quem manibus geminis
brachia tensa tenent). Tale è la rappresen-
tazione descritta da Teodulfo, che il Von
Schlosser 1 esaurientemente ha dimostrato
esser tutta ispirata alla tradizione primitiva.

Tuttavia, che, anche innanzi all’anonimo
pittore di Aquisgrana, altri artefici abbian
svolto il medesimo tema, lo fanno supporre
alcune iscrizioni versificate di epoca ante-
riore a Teodulfo, rinvenute dal Sirmond 1 2 *
in un codice vaticano (n. 341), già forse in
alcuno di quei rotuli spiegati, che le figure
allegoriche soglion tener fra le mani. Le
allegorie delle Arti trovansi un’altra volta
nell’età carolingia, assieme alla Medicina
e circondate dai principali lor protettori,
nelle pitture del Palatinato di Saint-Denis
e in quelle del Palatinato di Saint-Gall, ese-
guite tra gli anni 841 e 872 sotto l’abate
Grimold, in compagnia di Sancta Sophia
loro madre.5 Alcuni esametri un po’ mutili del secolo xt, conservati in un codice della biblio-
teca del Duomo di Trier e pubblicati dal Dummler, ricordano un’altra simile rappresen-
tazione. 4

1 Julius von Schlosser, Beitràge zur Kunstge- 3 Von Schlosser, Beitrage cit., pag. 131 e 132.

scjiichte, etc., pag. 134, Wien, 1891. 4 Neues Archiv. der Gesellsch. fùr alt. deutsch.

2 M. G. P. Lai. I, 629, Append. ad Teodulphum. Geschichtkunde, I, 182.

Pisa. Piedistallo del pulpito di Giovanni Pisano

L’Arte. V, 27.
 
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