LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI
1 Didron, La CathécLrale de Reims, in Ann. Arch., Candelabro Trivulzio nella Cattedrale di Milano, nel
t. XIV, pag. 25. Politecnico, 1892.
2 Diego Sant’Ambrogio, L’Albero della Vergine o
riale, il quale dall’umanità astratta passa a quella vivente e mostra l’uomo che lotta, soffre,
soccombe, vince.
Le Arti Liberali rientrano nell’ ambito dello Speculimi historiale. L’uomo è caduto in
disgrazia di Dio, ed è stato cacciato dalle gioie eterne dell’Eden per aver abusato della
libertà. 1 Tuttavia può tentare di risollevarsi dall’abbiezione mediante il lavoro: « ipsa resti-
tutio sive restauratio per doctrinam efficitur », e al lavoro quindi si applica, non rifuggendo
nemmeno dal più basso, da quello umiliante e faticoso della terra, imposto dal Signore al
primo uomo. Tale è il concetto che ha ispirato le rappresentazioni dei calendarj istoriati,
posti nelle pareti esterne e nei portoni delle cattedrali gotiche. Per solito s’erge sovr’essi
la figura della Vergine o del Salvatore, per ricordare al cristiano che una grande speranza
deve sorreggerlo nelle sue fatiche, e che una grande ricompensa lo attende. Dal lavoro
manuale l’uomo s’innalza a quello della mente, e con lo studio delle Arti Liberali e della
Filosofia può aspirare alla grazia divina.
Gli artisti del XIII secolo raffigurarono le discipline del Trivio e del Quadrivio come donne
gravi e dignitose, piene di regale maestà ; ma non vollero o non riuscirono a infonder loro
la scintilla della vita. Son donne che non vivono la nostra vita, non sono soggette alle
nostre passioni : valendoci di
una immagine un po’ ardita del
Male potremmo paragonarle
alle idee menzionate dal Goe-
the, le quali si librano al di-
sopra del mondo.
Una delle opere in cui è
maggiormente visibile l’influsso
dell’arte enciclopedica gotica è
il grandioso candelabro a sette
bracci, conosciuto col nome di
Albero della Vergine o Can-
delabro Trivulzio, perchè do-
nato nel 1562 da un membro
di tale famiglia alla Cattedrale
di Milano, ove anche adesso si
trova. Tra una fitta rete di
foglie e di fiori e di ornamenti
a guisa di spirali fantastiche,
spuntano qua e là e si agitano
delle figurine fuse magistral-
mente: le sette Arti Liberali,
i quattro grandi Fiumi del
mondo antico, i segni dello Zo-
diaco, nonché mostri alati e
bizzarri e alcune scenette ispi-
rate alle sacre scritture. Diver-
genza è fra i critici circa la pro-
venienza e il tempo a cui il mo-
numento risale. Il signor Diego
Sant’Ambrogio,2 in uno studio assai diligente, fondandosi su certe presunte differenze di tecnica,
Firenze, Campanile del Duomo
Andrea Pisano e scolari : La Retorica
(Fotografia Alinari)
1 Didron, La CathécLrale de Reims, in Ann. Arch., Candelabro Trivulzio nella Cattedrale di Milano, nel
t. XIV, pag. 25. Politecnico, 1892.
2 Diego Sant’Ambrogio, L’Albero della Vergine o
riale, il quale dall’umanità astratta passa a quella vivente e mostra l’uomo che lotta, soffre,
soccombe, vince.
Le Arti Liberali rientrano nell’ ambito dello Speculimi historiale. L’uomo è caduto in
disgrazia di Dio, ed è stato cacciato dalle gioie eterne dell’Eden per aver abusato della
libertà. 1 Tuttavia può tentare di risollevarsi dall’abbiezione mediante il lavoro: « ipsa resti-
tutio sive restauratio per doctrinam efficitur », e al lavoro quindi si applica, non rifuggendo
nemmeno dal più basso, da quello umiliante e faticoso della terra, imposto dal Signore al
primo uomo. Tale è il concetto che ha ispirato le rappresentazioni dei calendarj istoriati,
posti nelle pareti esterne e nei portoni delle cattedrali gotiche. Per solito s’erge sovr’essi
la figura della Vergine o del Salvatore, per ricordare al cristiano che una grande speranza
deve sorreggerlo nelle sue fatiche, e che una grande ricompensa lo attende. Dal lavoro
manuale l’uomo s’innalza a quello della mente, e con lo studio delle Arti Liberali e della
Filosofia può aspirare alla grazia divina.
Gli artisti del XIII secolo raffigurarono le discipline del Trivio e del Quadrivio come donne
gravi e dignitose, piene di regale maestà ; ma non vollero o non riuscirono a infonder loro
la scintilla della vita. Son donne che non vivono la nostra vita, non sono soggette alle
nostre passioni : valendoci di
una immagine un po’ ardita del
Male potremmo paragonarle
alle idee menzionate dal Goe-
the, le quali si librano al di-
sopra del mondo.
Una delle opere in cui è
maggiormente visibile l’influsso
dell’arte enciclopedica gotica è
il grandioso candelabro a sette
bracci, conosciuto col nome di
Albero della Vergine o Can-
delabro Trivulzio, perchè do-
nato nel 1562 da un membro
di tale famiglia alla Cattedrale
di Milano, ove anche adesso si
trova. Tra una fitta rete di
foglie e di fiori e di ornamenti
a guisa di spirali fantastiche,
spuntano qua e là e si agitano
delle figurine fuse magistral-
mente: le sette Arti Liberali,
i quattro grandi Fiumi del
mondo antico, i segni dello Zo-
diaco, nonché mostri alati e
bizzarri e alcune scenette ispi-
rate alle sacre scritture. Diver-
genza è fra i critici circa la pro-
venienza e il tempo a cui il mo-
numento risale. Il signor Diego
Sant’Ambrogio,2 in uno studio assai diligente, fondandosi su certe presunte differenze di tecnica,
Firenze, Campanile del Duomo
Andrea Pisano e scolari : La Retorica
(Fotografia Alinari)