LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLE ARTI LIBERALI
223
« dinanzi al viso dello uditore lo Retorico parla ». Pare che legga in un libro situato sopra
un pluteo, e tiene in mano una verga, simbolo del suo impero. 17Aritmetica ha pure dinanzi
a se un fanciulletto leggiadro, ed è in atto di computare sulle dita, gesto che da taluni si
riconobbe pure nei simulacri di Mercurio, come inventore di questa scienza. La Geometria
seduta davanti uno scanno, sta prendendo misure con le seste. La Musica tiene in una mano,
Firenze, Campanile del Duomo. — Luca'della Robbia: Donato o Prisciano (La Grammatica)
(Fotografia Alinari)
poggiata sulle ginocchia, una specie di salterio e nell’altra un martello, col quale percuote
alcuni tintinnabuli sospesi nell’aria, esprimendo con ciò un costume musicale proprio di quei
tempi. L’Astronomia, munita del solito astrolabio, ha lo sguardo rivolto al cielo e indossa,
a manifestare l’eccellenza sua sopra alle altre discipline, vestimenta più nobili ed ampie,
riccamente orlate nei lembi. Chiude il ciclo la Filosofia la « figliola dello Imperadore dell’uni-
verso », cinta di regale corona, assisa su un trono ornato di teste leonine, con lo scettro e
il globo nelle mani, e ricoperta, al pari di quella senese, di ornatissime vesti.
223
« dinanzi al viso dello uditore lo Retorico parla ». Pare che legga in un libro situato sopra
un pluteo, e tiene in mano una verga, simbolo del suo impero. 17Aritmetica ha pure dinanzi
a se un fanciulletto leggiadro, ed è in atto di computare sulle dita, gesto che da taluni si
riconobbe pure nei simulacri di Mercurio, come inventore di questa scienza. La Geometria
seduta davanti uno scanno, sta prendendo misure con le seste. La Musica tiene in una mano,
Firenze, Campanile del Duomo. — Luca'della Robbia: Donato o Prisciano (La Grammatica)
(Fotografia Alinari)
poggiata sulle ginocchia, una specie di salterio e nell’altra un martello, col quale percuote
alcuni tintinnabuli sospesi nell’aria, esprimendo con ciò un costume musicale proprio di quei
tempi. L’Astronomia, munita del solito astrolabio, ha lo sguardo rivolto al cielo e indossa,
a manifestare l’eccellenza sua sopra alle altre discipline, vestimenta più nobili ed ampie,
riccamente orlate nei lembi. Chiude il ciclo la Filosofia la « figliola dello Imperadore dell’uni-
verso », cinta di regale corona, assisa su un trono ornato di teste leonine, con lo scettro e
il globo nelle mani, e ricoperta, al pari di quella senese, di ornatissime vesti.