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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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Miscellanea
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MISCELLANEA

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giovanile di Benozzo Gozzoli, del tempo in cui il bril-
lante pittore fiorentino associava l’arte sua a quella
del Beato Angelico negli affreschi della cappella Nico-
lina in Vaticano, e per il magnifico cardinale Giuliano
Cesarini dipingeva nell’Aracoeli la cappella di San-
t’Antonio di Padova (1447). Nel carattere di alcune

la sua vita artistica ed offre esempi notevoli nelle due
tavole dell’Accademia di Pisa, in quella di Sermoneta,
nella Vergine della Collegiata di San Gimignano. Il
Bambino, che nell’affresco della tribuna di Campitelli
è spoglio di ogni veste, mostra l’imperizia del Gozzoli
nella rappresentazione del nudo: forme generalmente

Affresco di Benozzo Gozzoli. - Roma, via della Tribuna di Campitelli

figure traspare, anche attraverso il loro attuale deperi-
mento, il riflesso della dolce sentimentalità dell’An-
gelico, in quella misura che il suo discepolo seppe
ereditare.

La Vergine, vestita di un ricco manto verde, co-
sparso di stelle, nell’atteggiamento della persona ri-
gido e solenne, nelle forme del volto tondeggianti e
forti, negli occhi socchiusi, come per stanchezza, la
bocca piccola e stretta, l’espressione triste e quasi
sofferente, trova perfetto riscontro in quel tipo di Ma-
donne che il Gozzoli conservò quasi inalterato per tutta

grosse e tondeggianti, addome gonfio, arti gracili,
congiunture difettose; così nel putto di una delle ta-
vole di Pisa e nell’affresco della chiesa di San Fran-
cesco a Montefalco, rappresentante la Vergine in trono
col Bambino. I due angeli che nel nostro dipinto sor-
reggono in alto i lembi del velo che ricopre il trono
della Vergine, hanno il gesto delle braccia che il Goz-
zoli suole ripetere in altre simili composizioni, come
nell’affresco della cappella Cesarini in Roma, nella
Madonna della Collegiata di San Gimignano. Gli an-
geli, che in questo dipinto sono le migliori figure,

L'Arte. V, 32.
 
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