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PAOLO D’ANCONA
delle due curve, che formano
l’arco, è una mandorla soste-
nuta da due angiolini, ove ap-
pare il Cristo risorto, benedi-
cente. Altre edicolette gotiche
ed altre statuine trovansi al di
sopra dei pilastri principali. Il
monumento, racchiuso entro l’e-
dicola, poggia al basso sopra
pilastri allegorici con statue
rappresentanti le Virtù Esse
sostengono il pesante sarcofago,
nel mezzo del quale appare la
figura di Roberto, cinto di re-
gale corona, con un globo alzato
nella manca, mentre con l’altra
mano, adesso perduta, doveva
reggere lo scettro. A lato, in
altrettante piccole edicole go-
tiche, tempestate nel fondo di
gigli d’oro e di croci di Geru-
salemme, i sei parenti più pros-
simi di Roberto. Al di sopra
del sarcofago due angioli, che
hanno tirato una cortina, la-
sciano di nuovo vedere la figura
del sovrano giacente nel calmo
atteggiamento della morte. Sul
fondo le fide ancelle del de-
funto, le discipline del Trivio e
del Quadrivio, quasi poste a
guardia del cadavere. Superior-
mente apresi un altro vano, ove
per la terza volta appare la fi-
gura regale, assisa in faldisto-
La Grammatica - Rimini. Tempio Malatestiano . . . . ..
/T, „ no, m atteggiamento irato, di
(Fotografìa Almari) .
comando. Su di un ultimo ri-
piano, che corona il monumento, la Vergine col Bambino, circondata da San firancesco, da
Santa Chiara e dai reali angioini genuflessi. Il Fraschetti giustamente ha notato come in tutta
l’opera appaia manifesto un progressivo affinarsi e ingentilirsi dei marmi, dal rude gruppo
mistico del tabernacolo alle delicate immagini allegoriche che sostengono l’arca.
Notevoli le rappresentazioni delle Arti, che vediam dietro al sovrano giacente, special-
mente quando si pensi ch’esse sono contemporanee di quelle scolpite dagli scolari di Andrea
nel campanile di Firenze. Quelle dure, manchevoli, rozzamente modellate : qui la ricerca della
grazia e della bellezza, l’influsso del Rinascimento. La prima, a sinistra, figurata di profilo,
con lo sguardo rivolto verso il defunto, è la Grammatica. Tiene nelle mani un libro aperto
e sembra meditarne profondamente i concetti: i capelli finissimi le incorniciano l’ovale del
volto e il manto le cade al fianco rompendosi in armoniche pieghe. Le sta a lato la Retorica,
avvolta in un manto della stessa specie, ma più ampio. E rappresentata di faccia in atto di
accennare con la destra a un rotulo spiegato, che tiene con l’altra mano. Chiude la serie del
Trivio la Dialettica, col volto leggermente inclinato, tutta assorta ad enumerare sulle dita gli
PAOLO D’ANCONA
delle due curve, che formano
l’arco, è una mandorla soste-
nuta da due angiolini, ove ap-
pare il Cristo risorto, benedi-
cente. Altre edicolette gotiche
ed altre statuine trovansi al di
sopra dei pilastri principali. Il
monumento, racchiuso entro l’e-
dicola, poggia al basso sopra
pilastri allegorici con statue
rappresentanti le Virtù Esse
sostengono il pesante sarcofago,
nel mezzo del quale appare la
figura di Roberto, cinto di re-
gale corona, con un globo alzato
nella manca, mentre con l’altra
mano, adesso perduta, doveva
reggere lo scettro. A lato, in
altrettante piccole edicole go-
tiche, tempestate nel fondo di
gigli d’oro e di croci di Geru-
salemme, i sei parenti più pros-
simi di Roberto. Al di sopra
del sarcofago due angioli, che
hanno tirato una cortina, la-
sciano di nuovo vedere la figura
del sovrano giacente nel calmo
atteggiamento della morte. Sul
fondo le fide ancelle del de-
funto, le discipline del Trivio e
del Quadrivio, quasi poste a
guardia del cadavere. Superior-
mente apresi un altro vano, ove
per la terza volta appare la fi-
gura regale, assisa in faldisto-
La Grammatica - Rimini. Tempio Malatestiano . . . . ..
/T, „ no, m atteggiamento irato, di
(Fotografìa Almari) .
comando. Su di un ultimo ri-
piano, che corona il monumento, la Vergine col Bambino, circondata da San firancesco, da
Santa Chiara e dai reali angioini genuflessi. Il Fraschetti giustamente ha notato come in tutta
l’opera appaia manifesto un progressivo affinarsi e ingentilirsi dei marmi, dal rude gruppo
mistico del tabernacolo alle delicate immagini allegoriche che sostengono l’arca.
Notevoli le rappresentazioni delle Arti, che vediam dietro al sovrano giacente, special-
mente quando si pensi ch’esse sono contemporanee di quelle scolpite dagli scolari di Andrea
nel campanile di Firenze. Quelle dure, manchevoli, rozzamente modellate : qui la ricerca della
grazia e della bellezza, l’influsso del Rinascimento. La prima, a sinistra, figurata di profilo,
con lo sguardo rivolto verso il defunto, è la Grammatica. Tiene nelle mani un libro aperto
e sembra meditarne profondamente i concetti: i capelli finissimi le incorniciano l’ovale del
volto e il manto le cade al fianco rompendosi in armoniche pieghe. Le sta a lato la Retorica,
avvolta in un manto della stessa specie, ma più ampio. E rappresentata di faccia in atto di
accennare con la destra a un rotulo spiegato, che tiene con l’altra mano. Chiude la serie del
Trivio la Dialettica, col volto leggermente inclinato, tutta assorta ad enumerare sulle dita gli