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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Le rappresentazioni allegoriche delle arti liberali nel medio evo e nel rinascimento, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0319

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274

PAOLO D'ANCONA

Essa sembra intenta ad affret-
tarsi verso qualche luogo, e le
vesti ora aderenti alle forme
corporee, ora ondeggianti nel-
l’aria le danno una grazia tutta
speciale. I capelli raccolti in
lunghe treccie serpentine la
fan somigliare ad una Me-
dusa. Sì palese è l’imitazione
dell’antico in questa figura,
da farla credere, se non la tro-
vassimo assieme alle altre in-
trodotta a svolgere plastica-
mente il concetto didattico del
sapere, piuttosto che la Filo-
sofia , una qualche dea od
eroina dell’Olimpo pagano:
che so? una Dafne inseguita
dal dio. L’artista non segnò
l’opera sua, e quindi una at-
tribuzione sicura a questi bas-
sorilievi non possiamo darla.
Nondimeno delle tante ipotesi
fatte è da accettare quella del-
l’Yriarte, il quale, notando una
straordinaria somiglianza stili-
stica fra queste sculture e
quelle della facciata di San Ber-
nardino a Perugia, opera di
Agostino di Antonio di Duc-
cio Fiorentino, non esita ad
attribuirle al medesimo autore.

Le ultime rappresentazioni
plastiche delle discipline libe-
rali le troviamo in San Pie-
La Geometria - Rimini. Tempio Malatestiano tro ad ornamento di un mo-

(Fotografia Alinari) numento sepolcrale, fuso in

bronzo nel 1493 da uno degli

artefici più insigni del secolo XV, Antonio del Pollajolo. Sopra ad uno zoccolo ricoperto da
una ricca coltre vedesi disteso il potefice Sisto IV, vestito degli abiti pontificali, con le mani
congiunte e il capo appoggiato su due cuscini. Attorno a lui l’artefice effigiò a bassorilievo
le mistiche allegorie delle Virtù,, e quattro volte lo stemma gentilizio dei Della Rovere sorretto
da graziosi genietti. La grossa scanalatura che gira all’intorno è divisa in dieci scomparti-
menti in ciascuno de’ quali vedesi una figura muliebre.

La Grammatica e la Retorica sono rappresentate sul lato minore del monumento, ai
piedi del pontefice, quasi allo stesso modo, sedenti e ignude nella parte superiore del corpo,
coi capelli divisi nel mezzo in due strisce e lievemente arricciati. La Grammatica ha come
suo attributo dei libri e sta ammaestrando due scolaretti, mentre la Dialettica con la destra tiene
aperto un libro sopra ad uno scanno, ed è munita nella sinistra dell’emblematico castagno
dei Della Rovere. Vien poi la Retorica, rappresentata di faccia: le sopracciglie un poco
inarcate, la fronte prominente, gli zigomi rilevati, le pupille fisse dinanzi a sè le dànno una
 
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