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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 4
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Venturi, Adolfo: Studii sul Correggio
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0404

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STUDI! SUL CORREGGIO

355

si è creduto uno studio per la cupola
di Parma, indicato dal Ricci (Il Cor-
reggio, edizione ingl., pag. 206), come
disegno de’ simboli degli Evangelisti,
non siano invece, altri studi per le
fantastiche decorazioni del Sojaro. Credo
che l’opera di questo maestro, quando
sia conosciuta addentro, potrà arrecare
molte sorprese.

Tra i disegni pubblicati dallo
Strong, cè n’ è uno (fase. IV, n. 40) che
è ricavato certamente da uno studio
del Sojaro, per la decorazione: di una
cappella a Cortemaggiore presso Pia-
cenza, ed è ascritto invece a Giovanni
Antonio da Pordenone. É diffìcile com-
prendere come il grande friulano possa
essere stato confuso con l’imitatore
del Correggio ; eppure, non in quel
disegno soltanto, ma in molte e solenni
opere, il nome del Pordenone ha sosti-
tuito quello di Bernardino de’ Gatti.

Lo Strong ha pubblicato anche
(fase. IV, nn. 35-38) quattro disegni
assai belli come del Correggio. ,« Senza
dubbio », egli scrive, « formano parte
di diversi progetti di decorazione, forse
per la cattedrale di Parma ». Essi sono
invece gli studi eseguiti a fresco lungo
la navata mediana di San Giovanni di
Parma, alla destra di chi entra. Lino
schizzo (quello al n. 35) è graticolato
come gii altri due seguenti : dunque
dovrebbe conchiudersi che la grande
fascia dipinta, la quale si stende sulle
arcate della nave mediana e continua
sulla porta d’ingresso, è opera del Cor-
reggio o almeno eseguita sotto la sua
direzione. Che sieno gli affreschi della
mano del Correggio non è possibile
sostenere: l’impasto non ha le traspa-
renze correggesche, il rosa, che nel
Correggio è luminoso, qui trae al vio-
laceo, il colore si fa sordo, le forme
sono sforzate, i lumi bianchi troppo
vivi ne’ contorni, e tutto manca della fusione magica del maestro. Il disegno n. 35 corri-
sponde con parte dello scompartimento del fregio, che è terzo, contando dal transetto alla
porta. Rappresenta una Sibilla, che tiene una tabella, su cui si legge: AOF02 | AQPAT02
M 11 VA<l>ll SIITI'.

Ora nell’affresco la linea delle sopracciglia e delle palpebre è segnata marcatamente,
la bocca è grossa senza quel sorriso che solleva e illumina gli angoli delle labbra del Cor-

Fig. 4

BSIPa!

Parma, San Giovanni - Mosè, fresco del Correggio
 
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