L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (5.1902)

STUDI/ SUL COR REGGIO

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Correggio, più prossimo a lui di
molti altri suoi imitatori e seguaci,
ma sempre distante per la soa-
vità, direi per la fragranza della
forma.

Ad avvalorare i confronti tra
le opere del Correggio e quellé
de’ suoi discepoli, non è vano di
riprodurre qui le opere, quasi
ignorate, che stanno nel sottarco
degli arconi reggenti le cupole di
San Giovanni e del Duomo di
Parma. Eppure sono le opere più
fresche, più sane che ci restino
del Correggio! In San Giovanni
si vede Sansone (fig. 2) con la
porta dei Filistei, una bella uma-
nissima figura, dipinta a mono-
cromato, in una tinta di giallo
d’oro vecchio ; nello stretto spazio
la figura dell’atleta si distacca
fortemente, proiettandosi l’ombra
del corpo poderoso sulla porta di
legno. Appresso, Giona, dalla testa
di antico filosofo, che guarda in
alto, mentre il corpo si sferra
dalle fauci del mostro (fig. 3) ;

Mosè innanzi a una pianta d’al-
loro fiammante (fig. 4), come il
roveto da lui veduto sul monte
sacro; Aronne con la verga fiorita
(figura questa dalle luci vivide,
dalla tonalità più intensa, dalle
pieghe più lineari, quali non s’in-
contra nel Correggio, tanto da
supporla opera eseguita da un
aiuto con la scorta d’un suo car-
tone [fig. 5]); Elia sul carro di
fuoco, con la testa all’ insù, in un
impeto d’ardore divino, potente
come gli Apostoli della cupola,
solenne in quell’abbandono di tutto
il corpo e in quell’ascensione di
tutto lo spirito (fig. 6). Segue un patriarca tra le fiamme, Enoch (?) (fig. 7); quindi Caino in
atto di uccidere Abele, che'si vede ai piedi di quello col bel torso in iscorcio (fig. 9); e
Abramo, che sta per sacrificare Isacco, mentre l’angiolo di Dio gli trattiene dolcemente il
braccio sollevato (fig. 8).

Anche sotto le arcate reggenti la cupola del Duomo di Parma, se si tolgono le figure
di Gerolamo Mazzola nell’arcata che si volge sul presbiterio, ci sono figure del Correggio

Fig. 6 — Parma, San Giovanni - Elia, fresco del Correggio