STUDII SUL CORREGGIO
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non mostrasse di prestar fede a tale attribuzione. Purtroppo, il mal distacco della pittura
dal muro, la concavità toltasi ad essa e i restauri nefandi impedirono di guardare e di
magnificare l’opera insigne. Invece i quattro pezzi del fregio nel Museo civico di Reggio
(figg. 1 e 16-18) sono tali, ancorché così alterati e guasti, da illustrare qualunque Museo; ed
Fig. 16 — Correggio - Frammento del fregio di casa Strozzi Fontanelli
Reggio Emilia, Museo civico
è bastato di passare una spugna imbevuta d’acqua sull’affresco, perchè apparissero ad evidenza
gl’impasti luminosi, il chiaroscuro trasparente, le carni rosate, le capigliature bionde e ariose
del pittar delle Grazie.
Il Correggio, dipinse il fregio ispirandosi, come già nella cupola del Duomo di Parma,
ai Trionfi del Mantegna. Le corrispondenze tra l’opera del Correggio e i grandi Trionfi ora
a Hampton Court non sono molti, ma si potrà notare la portatrice del vaso atteggiata,
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non mostrasse di prestar fede a tale attribuzione. Purtroppo, il mal distacco della pittura
dal muro, la concavità toltasi ad essa e i restauri nefandi impedirono di guardare e di
magnificare l’opera insigne. Invece i quattro pezzi del fregio nel Museo civico di Reggio
(figg. 1 e 16-18) sono tali, ancorché così alterati e guasti, da illustrare qualunque Museo; ed
Fig. 16 — Correggio - Frammento del fregio di casa Strozzi Fontanelli
Reggio Emilia, Museo civico
è bastato di passare una spugna imbevuta d’acqua sull’affresco, perchè apparissero ad evidenza
gl’impasti luminosi, il chiaroscuro trasparente, le carni rosate, le capigliature bionde e ariose
del pittar delle Grazie.
Il Correggio, dipinse il fregio ispirandosi, come già nella cupola del Duomo di Parma,
ai Trionfi del Mantegna. Le corrispondenze tra l’opera del Correggio e i grandi Trionfi ora
a Hampton Court non sono molti, ma si potrà notare la portatrice del vaso atteggiata,