STUDI/ SUL CORREGGIO
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calce, come se fosse uscita dal cielo della cupola di Parma, con que’ suoi colori che sem-
brano stillati dai tramonti autunnali. Reggio, che vide nel suo San Prospero la Notte dei
Pratoneri, che, ad Albinea, conservò sino alla metà del secolo XVII un saggio della giovi-
nezza del pittore delle Grazie, ebbe nella elegantissima casa Strozzi-Fontanclli un saggio del
Fig. 18 — Correggio - Frammento del fregio di casa Strozzi Fontanelli
Reggio Emilia - Museo civico
suo grande conterraneo, come l’ebbe pure in un riquadro, che ancora oggi si conserva, al
sommo d’un pilastro della facciata d’una chiesa.soppressa. Di ciò parleremo altra volta, augu-
rando che l’operosità del sommo pittore possa essere viemeglio studiata e conosciuta.
Facciamo voti che i frammenti del Museo civico di Reggio d’Emilia siano rimessi in
onore, e anzitutto che si ridia loro la concavità originale, senza della quale, come si può
vedere in queste riproduzioni, essi perdono la loro misura e il loro effetto. A Reggio, dove
il Campanini conserva l’arte della sua città con intelletto d’amore, e dove Gaetano Chierici,
il fine artista, ha trasporti sinceri per ogni cosa bella, non si tarderà a mettere in luce e
nella loro luce i quattro frammenti, che saranno il vanto più bello del patrio Museo.
Adolfo Venturi.
L'Arte. V, 46
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calce, come se fosse uscita dal cielo della cupola di Parma, con que’ suoi colori che sem-
brano stillati dai tramonti autunnali. Reggio, che vide nel suo San Prospero la Notte dei
Pratoneri, che, ad Albinea, conservò sino alla metà del secolo XVII un saggio della giovi-
nezza del pittore delle Grazie, ebbe nella elegantissima casa Strozzi-Fontanclli un saggio del
Fig. 18 — Correggio - Frammento del fregio di casa Strozzi Fontanelli
Reggio Emilia - Museo civico
suo grande conterraneo, come l’ebbe pure in un riquadro, che ancora oggi si conserva, al
sommo d’un pilastro della facciata d’una chiesa.soppressa. Di ciò parleremo altra volta, augu-
rando che l’operosità del sommo pittore possa essere viemeglio studiata e conosciuta.
Facciamo voti che i frammenti del Museo civico di Reggio d’Emilia siano rimessi in
onore, e anzitutto che si ridia loro la concavità originale, senza della quale, come si può
vedere in queste riproduzioni, essi perdono la loro misura e il loro effetto. A Reggio, dove
il Campanini conserva l’arte della sua città con intelletto d’amore, e dove Gaetano Chierici,
il fine artista, ha trasporti sinceri per ogni cosa bella, non si tarderà a mettere in luce e
nella loro luce i quattro frammenti, che saranno il vanto più bello del patrio Museo.
Adolfo Venturi.
L'Arte. V, 46