MISCELLANEA
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aritmeticamente sull’anno 1166, si troverà che questo
stesso anno corrisponde con esattezza alla indizione XIV.
Un quadro di Mattia Preti. — Nel palazzo dei
signori Giuseppe e fratelli Lattanzi di Ripa Fagnano
(Aquila) si conservano parecchi dipinti su tela. Note-
vole una Maddalena. Ma il più interessante a me è
parso il quadro ACM Ecce Homo. Il Cristo, per altro
un po’ troppo nutrito, ha le mani legale e un pezzo
di canna per scettro. Due uomini lo scherniscono. 11
più vicino sta all’ombra e, con atto sconcio, protende
il pugno, mettendo il dito grosso tra l’indice ed il
medio. L’altro sta con tanto di lingua fuori.
Le tre figure sono quasi di grandezza naturale,
certo riprese dal vero e dipinte alla prima. La car-
nagione è di forte impasto e di un chiaroscuro carico,
e perciò di grand’effetto, quantunque un po’ trascu-
rata nella correzione finale.
L’opera è del pittore Mattia Preti, nativo di Ta-
verna, nelle Calabrie. Egli visse nel secolo xvn (1613-
1699) ed è conosciuto comunemente sotto il nome di
Cavaliere calabrese.
Una pittura rubata a Campodigiove (Aquila). —
Nella chiesa matrice di Campodigiove è stato operato
Ambone della chiesa parrocchiale di Cugnoli - Lato anteriore
(Fotografia del dott. D. Tinozzi)
IL Arte, V, 53.
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aritmeticamente sull’anno 1166, si troverà che questo
stesso anno corrisponde con esattezza alla indizione XIV.
Un quadro di Mattia Preti. — Nel palazzo dei
signori Giuseppe e fratelli Lattanzi di Ripa Fagnano
(Aquila) si conservano parecchi dipinti su tela. Note-
vole una Maddalena. Ma il più interessante a me è
parso il quadro ACM Ecce Homo. Il Cristo, per altro
un po’ troppo nutrito, ha le mani legale e un pezzo
di canna per scettro. Due uomini lo scherniscono. 11
più vicino sta all’ombra e, con atto sconcio, protende
il pugno, mettendo il dito grosso tra l’indice ed il
medio. L’altro sta con tanto di lingua fuori.
Le tre figure sono quasi di grandezza naturale,
certo riprese dal vero e dipinte alla prima. La car-
nagione è di forte impasto e di un chiaroscuro carico,
e perciò di grand’effetto, quantunque un po’ trascu-
rata nella correzione finale.
L’opera è del pittore Mattia Preti, nativo di Ta-
verna, nelle Calabrie. Egli visse nel secolo xvn (1613-
1699) ed è conosciuto comunemente sotto il nome di
Cavaliere calabrese.
Una pittura rubata a Campodigiove (Aquila). —
Nella chiesa matrice di Campodigiove è stato operato
Ambone della chiesa parrocchiale di Cugnoli - Lato anteriore
(Fotografia del dott. D. Tinozzi)
IL Arte, V, 53.