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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

DOI issue:
[Appendice]: Arte decorativa
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Brunelli, Enrico: La collezione di stoffe antiche della signora Isabella Errera
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0483

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ARTE DECORATIVA

meno utile agli studiosi di qualsiasi trattato sistematico sui tessuti antichi. Di ognuna delle
stoffe — oltre quattrocento — che costituiscono la collezione, è data, nel libro della signora
Errerà, una nitida fotoincisione, alla quale s’ accompagna un cenno succinto che comprende
l’indicazione delle misure, dei colori e delle materie tessili impiegate, del luogo d’origine,
dell’epoca della stoffa; oltre alla spiegazione degli stemmi o delle iscrizioni che in essa si
trovino. Opportune notizie sul significato simbolico degli oggetti rappresentati, ed interessanti
riscontri sia con tessuti di altre collezioni, sia con dipinti sparsi nelle Gallerie europee, ove siano
rappresentate stoffe d’analogo disegno o del medesimo stile di quelle della collezione Errerà,
completano il cenno descrittivo e danno insieme all’opera maggior valore scientifico e diletto.

Con una guida pertanto così dotta e sicura, quale abbiamo nel volume, troppo umil-
mente intitolato catalogo, della signora Errerà, dare qui una descrizione, anche sommaria,
della collezione, sarebbe impresa, oltre che temeraria, superflua. Potrà tuttavia non riuscire

Fig. 2 — Collezione Errerà n. 3 - Stoffa bizantina del secolo vm (?)

sgradito ai lettori del L'Arte un cenno di alcuni soltanto degli esemplari della raccolta, scelti
specialmente fra quelli che interessano la storia delle arti tessili italiane.

* * *

Sfuggono a una determinazione precisa, sicura del tempo e della provenienza i più antichi
tessuti della collezione, prodotti preziosi dell’arte orientale, o ispirata a modelli d’Oriente. An-
tichissimo fra tutti è a ritenersi un frammento serico, ove campeggia entro a un medaglione
un cavaliere montato su un destriero alato (fig. 1), e può credersi opera siriaca del sec. Vili (?).
Un altro frammento di seta, con la rappresentazione di dragoni affrontati, è probabilmente
lavoro bizantino, prossimo per tempo al precedente (fig. 2); un disegno analogo a quello
del nostro tessuto troviamo in un bassorilievo persiano del giardino di Kermanchah, che data,
secondo il Cole, 1 dall’epoca di Cosroe II (vii secolo). E non è forse qui inopportuno il ricordo
che quando Eraclio imperatore ebbe vinto Cosroe II, trovò ricche stoffe nel palazzo di lui
a Dastagerd, delle quali alcune bruciò e altre portò seco a Costantinopoli;2 così direttamente
attingendo ai tesori dell’arte industriale persiana venivano a costituirsi per l’industria arti-
stica di Bisanzio gli elementi dello stile a base d’ornamentazione zoomorfica, che, già fiorente
nei prodotti popolari, prevalse anche in quella col secolo Vili.

1 Cole, Ornamentili european silks, pag. 30, fig. 2. 2 G. Cedreni, Comp. hist., voi. I, pag. 732. Pa-

London, 1899. rigi, 1647.
 
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