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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0518

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ARTE CONTEMPORANEA

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al convenzionalismo d’influenze estranee che alla tirannia di scuole formalistiche, ha un’im-
pronta spiccatamente orientale. I vasi mirabili dello Zsolnay, i gioielli del Wisinger, le anfore
del Petridcsz, i vetri del Lovanka, i rami del Rappoport, i velluti impressi a fuoco del Mirkowzky,
l’amore per gli smalti iridescenti, per le più strane varietà zoomorfiche messe a partito per
trarne vasi, manici, disegni di stoffe e di tappeti, tradiscono le predilezioni dell’arte deco-
rativa ungherese, che, se non appare equilibrata nelle grandi linee e allorché vuol produrre
oggetti di meno piccole proporzioni, ha un carattere sempre conforme a sé stesso e risponde
ad una vera espressione dell’istinto nazionale.

Centro di questo movimento sono la Società d'arte decorativa di Budapest, che non ha
più di otto anni di vita e che per l’iniziativa e per l’impulso di pochi spiriti superiori, i
quali fanno capo al Kalman e al Rath, può veramente dirsi la fonte diretta di tutta la pro-
duzione attuale, e la Scuola reale d'arte decorativa, che nella sua mostra d’incisioni in legno,

Merletti dell’ I. R. corso centrale per la fabbricazione dei merletti ad ago e a fuselli. Austria

(Fotografia E. di Sambuy, Torino)

di decorazioni murali, di metalli lavorati e di disegni di stoffe dall’intonazione tutta moderna
e dalla ricca varietà di motivi, prova come solo un insegnamento bene inteso possa armo-
nizzare gl’ istinti individuali e nazionali con le esigenze della vita e del gusto universale.

Un più largo spirito novatore si nota nella sezione dell’Austria, che ha saputo com-
piere il miracolo di dare una fisonomia unica ai prodotti dei cento popoli che la compon-
gono. Qui è una eleganza tutta occidentale, la quale da sola basterebbe a dar ragione del
separatismo che l’Ungheria volle affermato pur nella divisione delle due mostre che si pre-
sentano con caratteri così differenti.

Prevalgono nei mobili le forme semplici e i toni chiari, un sentimento più profondo
della proporzione e della convenienza è nell’arredamento delle stanze, una visione più precisa
della sua destinazione nella conformazione di ogni oggetto. La linea architettonica, che nella
costruzione del villino modello avrebbe certo potuto essere più coraggiosa e più franca,
senza domandare l’originalità alla stranezza, si affina e acquista spigliatezza nel mobile e
nel disegno ; i rapporti delle singole parti e dell’ insieme, la compenetrazione di tutti gli
elementi che concorrono a formare l’opera d’arte, trovano campo per affermarsi nei rilievi,
 
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