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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 1
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Fiocco, Giuseppe: Jacopo Ripanda
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0061

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JACOPO RIPANDA

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l'abilità del Ripanda, gli affreschi di sinistra, più
conservati, i quali rappresentano Cesare che dal
« podium " incoronato d'alloro, vede sfilare per la
via trionjale i carri col bottino seguiti dall' infelice
Zenobia col figliuoletto (figg. 6-7); e quelli di contro
che rappresentano, da un lato il Ritorno vittorioso di
L. G. Bruto, dopo aver debellati i Tarquinii (fig. 8),
e dall'altro, la Punizione che il padre severo ma

anni in cui furono fatti i dipinti, gli ultimi cioè del
pontificato di Giulio II, che vanno dal 1507, data
dell'opera del Volaterrano, al Ì5Ì3.

Ci restano però altri numerosi elementi, non
manomessi dai restauratori, per giudicare l'opera
genuina del pittore copioso, e spetta al Wickhoff
il merito di averli ritrovati e connessi con le pit-
ture del Palazzo dei Conservatori, senza natural-

Fig. 7 — Roma - Palazzo dei Conservatori : Zenobia col figliuoletto.

giusto ja infliggere ai figli, complici della ribellione
(fig. 9). Ed è in questo scomparto raffigurante la
Giustizia di Bruto ricordata dal Malvasia che si os-
serva la strana figura (in buona parte rifatta dal
restauratore, come abbiamo detto) di una donna
con una testa in mano, la quale dorebbe raffigurare
— nuova Giuditta — - la Giustizia trionfante.

Costrette come sono queste scene fra gli spazi
lasciati liberi dalle lapidi, appaiono anche più mi-
serevoli e senz'ossa; quasi infantili nell'affastel-
lamento senza criterio dei motivi antichi. Ed è pura
fortuna che nel fregio non sia stato cancellato lo
stemma dei Dalla Rovere, che ci avverte degli

mente sospettare che potessero appartenere a Ja-
copo Ripanda.1 Disegni, che, come ben indica il
soggetto, dovettero rappresentare non altro che
studi per le pitture capitoline, a seguito di quelle
poche e malandatissime che rimangono della pri-
mitiva decorazione. E si tratta ancora di Trionfi,
infarciti di sapere, trattati in maniera fantastica
e spesso oscurissimi di soggetto.

Principale, quello noto con la denominazione
arbitraria di Trionfo di Tito, corrispondente a

1 Wickhoff, op. cit.
 
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