Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

DOI Heft:
Fasc. 2
DOI Artikel:
Montalto, Lina: Il passaggio di Mattia Preti a Napoli, [1]
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0134

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ir8

LINA MONTALTO

Là dove il groviglio delle vesti serba il tono puro d'ombra, un effetto delizioso ha
creato l'artista immettendo la testa castana dell'ultimo angeletto in una vaporosità viola
che sulla guancia bruna si mesce ai riflessi della stola d'oro.

E dopo aver osservato da presso come il Preti pennelleggiasse a grasso impasto
costruendo lo scorcio ardito del viso del Santo, e avvivasse occhi, naso e labbra di sprazzi
rosei di colore, col metodo usato nei quadri da vedere dal sotto in su, noi restiamo per-
plessi innanzi alle mani del Santo che lente nell'abbandono delle braccia ostentano le
palme: palme perfette dai polpastrelli vivi, rosee, trafitte dalla trasparente luce!

Fig. S — Mattia Preti: // Piglino/ Prodigo. Napoli, Palazzo Reale.
(Fot. del prof. Moroncini).

Così il Preti, non schiavo di formule, mutavasi da quadro a quadro e financo nei
particolari di una stessa tela, pur di raggiungere la suggestiva forza di creature vive che
raggia dalle sue figure.

E infatti, quando l'esame delle opere ci condurrebbe ad ammettere la graduale con-
quista in Preti del colore come tono puro, incontriamo una serie di veri capolavori che
ricordano dell'artista la prima maniera: magnifiche tele in cui tace, quasi, ogni riso di colore
intorno alle figure nude, solitarie e dolenti predilette dal Preti. Ecco il Crocefisso della col-
lezione Proto d'Albaneta, il „S. Sebastiano della chiesa di S. Maria de'Sette Dolori, il .S. Se-
bastiano della Collezione Ferrara, la Maddalena del Museo Filangieri.

E più che scombussolare, queste tele segnano come varie pause nella fase ascendente

1 Un altro S. Nicola di Bari è nella collezione
privata di Agostino Cont?, a Napoli. 11 Santo,
eoi paramenti sacerdotali, assomiglia nell'energica
struttura del volto al<5. Giovanni di S. Domenico

Maggiore. La luce diffusa avviva la piccola com-
posizione completata da! motivo degli angeli, quasi
identico a quello della tavola del Museo Nazio-
nale. È questa una piccola tela quadrata.
 
Annotationen