MARIA KRASCENINNIKOVA
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dei cavalieri. Il collo arcuato e rigido sostiene la
testa dal becco orizzontale e appuntito; l'occhio
grande e tondo, incastonato mirabilmente nel-
l'orbita, ha la trasparenza del vetro. Le ali non
aderiscono al corpo; rimangono sollevate, mosse
quasi da impercettibili fremiti di volo; per dar
valore alla leggerezza del piumaggio prezioso e
spiegarne la magnificenza, il Pisanello evita di
carta rossa. Il gallo è disegnato in atteggiamento
baldanzoso, con le artigliate zampe fisse al suolo,
l'orgogliosa cresta fiammeggiante, il becco aperto.
Le piume falcate della coda hanno la stessa ele-
ganza flessibile delle erbe mosse dall'aria intorno
a cicogne ed aironi.
Altro studio di gallo (C. V., 147) (fig. 4). In questo
disegno il Pisanello cura sopratutto la morbidezza
Fig. 4 — Pisanello: Studio di gallo. — Parigi, Louvre.
rendere la massa compatta, varia il movimento e
la direzione delle ricche piume grondanti.
Uccello a volo (C. V., 177). Il becco semiaperto
e l'occhio fisso, schizzante, perlaceo comunicano
a questo disegno l'intensa vitalità delle figure pi-
sanelliane. La linea ondulata del collo è condotta
senza interruzione, delicatamente, e un tenue
flessibile segno a tratti evanescenti indica le piume
finissime che lo ricoprono. Le penne sono disegnate
da larghi caratteristici tratti semiovoidali. Niente
fa dubitare che il disegno non sia di mano pisa-
nclliana.
Disegno di colombo volante (C. V., 156). Le ali
si aprono con slancio: le piume del collo, tracciate
a segni oscillanti, fremono all'aria e alla luce.
L'occhio fine e penetrante completa col suo sguardo
la carezzevole mossa della testa e del becco.
Il foglio 57 (C. V.) contiene un gallo a penna su
della massa piumosa, arrotondandola mediante
l'atteggiamento dell'uccello, che, sdraiandosi a
terra, determina una molle cascata di penne lun-
ghe e fini, fn contrasto col torpore di quel ba-
tuffolo di piume, fiammeggia il vitreo occhio
imperioso; e la piccola testa si volge con mossa
repentina, scuotendo i bargigli e la frastagliata
cresta.
Studio di vari pavoni (C. V., 1.53). Code ondu-
late, svolazzanti, colli pieghevoli, sinuosi, mosse
diverse, sempre piene di vita e di spirito. Mirabili
per vivacità di mosse sono le figurine di uccelli
volti di faccia.
Schizzo a penna (C. V., 58) del dorso e della
testa di un uccello da preda, probabilmente per
la medaglia di Alfonso veìiator. Il disegno è al-
quanto rigido, sebbene non lasci dubbi sulla sua
attribuzione.
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dei cavalieri. Il collo arcuato e rigido sostiene la
testa dal becco orizzontale e appuntito; l'occhio
grande e tondo, incastonato mirabilmente nel-
l'orbita, ha la trasparenza del vetro. Le ali non
aderiscono al corpo; rimangono sollevate, mosse
quasi da impercettibili fremiti di volo; per dar
valore alla leggerezza del piumaggio prezioso e
spiegarne la magnificenza, il Pisanello evita di
carta rossa. Il gallo è disegnato in atteggiamento
baldanzoso, con le artigliate zampe fisse al suolo,
l'orgogliosa cresta fiammeggiante, il becco aperto.
Le piume falcate della coda hanno la stessa ele-
ganza flessibile delle erbe mosse dall'aria intorno
a cicogne ed aironi.
Altro studio di gallo (C. V., 147) (fig. 4). In questo
disegno il Pisanello cura sopratutto la morbidezza
Fig. 4 — Pisanello: Studio di gallo. — Parigi, Louvre.
rendere la massa compatta, varia il movimento e
la direzione delle ricche piume grondanti.
Uccello a volo (C. V., 177). Il becco semiaperto
e l'occhio fisso, schizzante, perlaceo comunicano
a questo disegno l'intensa vitalità delle figure pi-
sanelliane. La linea ondulata del collo è condotta
senza interruzione, delicatamente, e un tenue
flessibile segno a tratti evanescenti indica le piume
finissime che lo ricoprono. Le penne sono disegnate
da larghi caratteristici tratti semiovoidali. Niente
fa dubitare che il disegno non sia di mano pisa-
nclliana.
Disegno di colombo volante (C. V., 156). Le ali
si aprono con slancio: le piume del collo, tracciate
a segni oscillanti, fremono all'aria e alla luce.
L'occhio fine e penetrante completa col suo sguardo
la carezzevole mossa della testa e del becco.
Il foglio 57 (C. V.) contiene un gallo a penna su
della massa piumosa, arrotondandola mediante
l'atteggiamento dell'uccello, che, sdraiandosi a
terra, determina una molle cascata di penne lun-
ghe e fini, fn contrasto col torpore di quel ba-
tuffolo di piume, fiammeggia il vitreo occhio
imperioso; e la piccola testa si volge con mossa
repentina, scuotendo i bargigli e la frastagliata
cresta.
Studio di vari pavoni (C. V., 1.53). Code ondu-
late, svolazzanti, colli pieghevoli, sinuosi, mosse
diverse, sempre piene di vita e di spirito. Mirabili
per vivacità di mosse sono le figurine di uccelli
volti di faccia.
Schizzo a penna (C. V., 58) del dorso e della
testa di un uccello da preda, probabilmente per
la medaglia di Alfonso veìiator. Il disegno è al-
quanto rigido, sebbene non lasci dubbi sulla sua
attribuzione.