CARLO ARI!
Un altro dipinto ancora si ricollega con la corrente artistica dei pittori Thomas e
Figuera, e se non può assegnarsi decisamente alla loro bottega, va con certezza consi-
derato come una tarda dipendenza della loro scuola: è la predella dell'ancona di S. Eligio
— con scene della vita del Santo e la Pietà nella tavoletta centrale — già nella chiesa
Fig. il — Raffaele Thomas o Giovanni Figuera : Predella proveniente dalla Chiesa di S. Lucifero
Pietà. — Cagliari, Museo Nazionale.
di S. Pietro di Sanluri, ora in deposito presso il Museo Nazionale di Cagliari (fìgg. 13 14).
Mentre lo scomparto centrale (S. Eligio in trono) 1 e quelli laterali mostrano la prevalenza
di qualità prospettiche e plastiche derivate dal rinascimento italiano, la predella è una
1 1 'ancona di S. Eligio era stata adattata a stinarono le forme originarie. La predella era in-
rappresentare il Santo patrono della Confrater- tatta. La tavola centrale è stata pubblicata re
nita di S. Pietro in Sanluri: al Santo vescovo di ccntemente dal Brunelli (Un quadro sardo ecc.,
Tolosa erano state aggiunte la tiara, una barba loc. cit.) che l'assegna con le altre parti dell'an-
bianca e due chiavi incrociate nel gradino del cona ai primi anni del Cinquecento,
trono. I pazienti restauri del prof. Bigoni ripri-
Un altro dipinto ancora si ricollega con la corrente artistica dei pittori Thomas e
Figuera, e se non può assegnarsi decisamente alla loro bottega, va con certezza consi-
derato come una tarda dipendenza della loro scuola: è la predella dell'ancona di S. Eligio
— con scene della vita del Santo e la Pietà nella tavoletta centrale — già nella chiesa
Fig. il — Raffaele Thomas o Giovanni Figuera : Predella proveniente dalla Chiesa di S. Lucifero
Pietà. — Cagliari, Museo Nazionale.
di S. Pietro di Sanluri, ora in deposito presso il Museo Nazionale di Cagliari (fìgg. 13 14).
Mentre lo scomparto centrale (S. Eligio in trono) 1 e quelli laterali mostrano la prevalenza
di qualità prospettiche e plastiche derivate dal rinascimento italiano, la predella è una
1 1 'ancona di S. Eligio era stata adattata a stinarono le forme originarie. La predella era in-
rappresentare il Santo patrono della Confrater- tatta. La tavola centrale è stata pubblicata re
nita di S. Pietro in Sanluri: al Santo vescovo di ccntemente dal Brunelli (Un quadro sardo ecc.,
Tolosa erano state aggiunte la tiara, una barba loc. cit.) che l'assegna con le altre parti dell'an-
bianca e due chiavi incrociate nel gradino del cona ai primi anni del Cinquecento,
trono. I pazienti restauri del prof. Bigoni ripri-