Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:
Pittaluga, Mary: Criteri paesistici del Tintoretto
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0197

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CRITERI PAESISTICI DEL TINTORETTO

estrema di mezzi e di luce, il Tintoretto ha trovato ragion d'essere solo quando la verve luministica

se stesso meglio che in ogni altro luogo della com- sia tale da sintetizzare in un segno l'universo —■ il

posizione, in cui, il caotico prevaler delle ombre, che qui certamente non è.

rende ardua l'intelligenza del criterio luministico Totale sintesi artistica non può dirsi raggiunta

Fig. 4 — Venezia, Scuola di S. Rocco - Tintoretto : Il Battesimo di Cristo — (Fot. Anderson).

che diresse l'artista. Che l'ombra anche in origine
abbia quivi predominato, e che sempre le figure
sian state poste in valore soltanto da qualche iso-
lato colpo di luce, prova un passo del Ridolfi, che
parla dei « pochi lumi » di questo quadro, toccanti
le persone « nella sommità del capo e delle gi-
nocchia » 1 — semplicismo costruttivo che ha

1 Le meraviglie dell'arte, p. 23.

neppur nei seguente Pianto nell'orto (flg. 5) ma la
funzione generale di luce ed ombra vi è più ener-
gica e meglio coordinata al suo fine; essa riesce a
dar sufhcente unità alle disgiunte membra della
composizione e a dar vigor di vita al paesaggio,
che pur si cela nell'ombra. L'ombra tutto avvolge,
assorbendo in sè la corporeità delle cose; ma pochi
strisci luminosi bastano a far vivere gli elementi
della scena, conseguendo fantasia d'effetti special-
 
Annotationen