IL PASSAGGIO DI MATTIA PRETI A NAPOLI
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L'amore onde il Preti persegue le sue visioni, ha qui prodotto — dalla incertezza dello
sfondo animato dei Conviti, da un effetto d'immedesimazione dello sfondo con la scena
più volte tentato nel Figliuol Prodigo — l'inquietante mareggiar di folla che avanzando
dall'impressionistico fondo luminoso acquista gradatamente moto e vita sino al primo
piano col cavallo che arresta la corsa fremente sotto la loggia del re, col manigoldo che
piegasi a eseguire il suo mandato. A destra quietamente s'aderge la colonna marmorea,
alto elevando sui larghi gradini i due giovani avvinti: Sofronia, fra le più tenere creazioni
Fig. iS — Mattia Preti: Olindo e Sofronia liberati da Clorinda. Napoli, Collezione Ierace.
dell'artista, soavemente chiaroscurata nelle carni lattee, ne' biondi capelli fluenti, e Olindo
— vera creatura pretiana — che nell'atto di volgersi verso Clorinda offre alla proie-
zione d'ombra della colonna, cui è avvinto, l'arco vigoroso della schiena adusta e mostra
— mirabilmente prossimo, distaccantesi col nudo bronzeo dalla circostante folla — il
volto bruno e sano che sgrana i grandi occhi neri come gli angioloni, gigantesche far-
falle volteggianti entro le incorniciature rotonde di S. Pietro a Maiella.1
Ed eccoci alla capitale fra le opere del Preti a Napoli: le storie di Celestino papa e di
S. Caterina pei monaci celestini di S. Pietro a Maiella.
1 Due tele rappresentanti Olindo e Sofronia accidenti di lumi »; l'altra è citata di seconda mano
ricorda il De Dominici: una, esistente a' suoi tempi dal catalogo del Malvasia, dov'è ricordata tra le
a Genova, presso il marchese Francesco Brignole, pitture del Guercin da Cento toccate in eredità
è descritta così: « Sofronia e Olindo liberati dal « al signor conte Grassi, erede testamentario di
fuoco' da Clorinda che giunge a cavallo; opera Sua Eminenza ».
commendabile per la copiosità* di figure e belli
L'Arti. XXITT, 27.
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L'amore onde il Preti persegue le sue visioni, ha qui prodotto — dalla incertezza dello
sfondo animato dei Conviti, da un effetto d'immedesimazione dello sfondo con la scena
più volte tentato nel Figliuol Prodigo — l'inquietante mareggiar di folla che avanzando
dall'impressionistico fondo luminoso acquista gradatamente moto e vita sino al primo
piano col cavallo che arresta la corsa fremente sotto la loggia del re, col manigoldo che
piegasi a eseguire il suo mandato. A destra quietamente s'aderge la colonna marmorea,
alto elevando sui larghi gradini i due giovani avvinti: Sofronia, fra le più tenere creazioni
Fig. iS — Mattia Preti: Olindo e Sofronia liberati da Clorinda. Napoli, Collezione Ierace.
dell'artista, soavemente chiaroscurata nelle carni lattee, ne' biondi capelli fluenti, e Olindo
— vera creatura pretiana — che nell'atto di volgersi verso Clorinda offre alla proie-
zione d'ombra della colonna, cui è avvinto, l'arco vigoroso della schiena adusta e mostra
— mirabilmente prossimo, distaccantesi col nudo bronzeo dalla circostante folla — il
volto bruno e sano che sgrana i grandi occhi neri come gli angioloni, gigantesche far-
falle volteggianti entro le incorniciature rotonde di S. Pietro a Maiella.1
Ed eccoci alla capitale fra le opere del Preti a Napoli: le storie di Celestino papa e di
S. Caterina pei monaci celestini di S. Pietro a Maiella.
1 Due tele rappresentanti Olindo e Sofronia accidenti di lumi »; l'altra è citata di seconda mano
ricorda il De Dominici: una, esistente a' suoi tempi dal catalogo del Malvasia, dov'è ricordata tra le
a Genova, presso il marchese Francesco Brignole, pitture del Guercin da Cento toccate in eredità
è descritta così: « Sofronia e Olindo liberati dal « al signor conte Grassi, erede testamentario di
fuoco' da Clorinda che giunge a cavallo; opera Sua Eminenza ».
commendabile per la copiosità* di figure e belli
L'Arti. XXITT, 27.