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il suo così delto aes grave , e che qui pubblichiamo, di once due ed un trappeso. Oltre all'essere stato tro-
sono al numero di cinque, delle quali due sole hanno vato in Venosa, argomento non dubbio a parer nostro
i segni del valore indicato co' soliti globelti, e sono che debba a questa città attribuirsi, è la certezza che
un sestante , ed un quadrante : le altre tre ne son la parte anteriore del cinghiale espressa nel modo
prive. Il sestante è inciso nella fig. 3 della nostra medesimo si ritenne da' Venosini come lor tipo , an-
tav.H. Esso rappresenta dall' una e dall' altra faccia che quando alle antiche fuse surrogarono le monete
un delfino volto a sinistra , e sotto e sopra di esso coniale. In fatti in quella che pubblichiamo al n. 8
due globuli. In una sola delle facce questo sestante della stessa tavola, vedesi da una faccia questo tipo
ha di più il monogramma delle due lettere VE, che medesimo della parte anteriore del cinghiale con so-
no rende chiara la patria Venusta. Si sa che anche pra la lettera ^ , e dall' altra il tipo anche venosino
nelle monete coniate de' tempi più recenti Venosa della civetta sul ramo d' olivo e col monogramma
usò il tipo de' due delfini che hanno nel mezzo il delle iniziali VE. Questa moneta fu già da noi descritta
monogramma VE. Vedi i miei hai. vct. nwnìsm. {ad Ital. vet. num. sappi, pag. 5o) sopra un esemplare
pag. io4* Ed anche Lucerà città sannilica e mediter- mal conservato del museo Reynier, per cui nel ritto so-
ranea, come Venosa, ha il tipo del delfino, che com- spettammo esser testa di leone quella che è certamente di
parisce pure nelle monete di Larino. In sestante si- cinghiale, e per tale fu riconosciuta dallo stesso sig.
mile a quello, che pubblichiamo, è nel musco Kircke- lieynicr che ne diede un rozzo disegno (précis d'une
riano ; ed è stalo recentemente pubblicato da' dotti collect. pag. 28 tav. 2 fig. 29). E per verità era il
descrittori dell' aes grave di quel museo (pag.34- ine. cinghiale simbolo assai opportuno di quelle venusinae
tav. Ili fig. 3 ) , se non che essi non posero mente silvae ricordate da Orazio ( lib. I od. 28 v. 26).
la monogramma, nò riconobbero quindi la zecca ve- Queste venosine monete ci son poi di sicura guida
nosina ; benché il loro disegno mostri pur le tracce per arricchire sempre più la numismatica dell' aes grave
del monogramma. Manca poi il sestante Kirckeriano della città medesima tanto di monete colla indicazio-
de' due globuli in una delle sue facce , avendoli so- ne del valore quanto di altre che ne son prive. Traile
lo neh' altra , sia per varietà di tipo , sia per cat- prime noveriamo due sestanti , che sebbene anepi-
tiva conservazione di esso- Conosciamo per la recente grafi , sembrano pure per lo paragone colle pocanzi
opera del sig. Gennarelli (sulle monete primitive d'I- ricordale monete certamente venosini. Il primo ha
talia \)&g. 21 e 55) che il sig. barone di Ailly ha acqui- dall'una faccia la testa del cinghiale con un globulo
stato altro simile sestante, nel quale il monogramma VE sopra, ed altro sotto, dall'altra faccia la civetta
si è mostrato chiarissimo, e che altro senza epigrafe al- messa tra duo globuli. E pubblicalo nella già citata
cuna e di peso maggiore col tipo del delfino da ciascuna dolta opera de' pp. Marchi e Tcssieri l' aes grave
l'accia ne ha acquistato il museo kirckeriano. Kirckeriano p. 34 incert. tav. 2 f. |. L'altro che ha
Il quadrante venosino è stato da noi effigiato nella col già descritto qualche lieve diversità soltanto nella
fig.10 della stessa tav. II, e benché sia esso anepi- posizione de'globuli, è pubblicato nell'Arigoni tom. Ili
grafo, pure con sicurezza per lo paragone delle altre n. pop. et urb. tab. i5 fig. 46 e quindi dal Passeri
certe venosine monete va alla zecca di questa città at- parai, pag. 201.

tribuito. Rappresenta in una delle sue facce la parte Traile monete poi che mancano di globuli, ma che

anteriore di un cinghiale con due piedi, e sotto i tre per lo stesso tipo della parte anteriore del cinghiale

globuli. Tutto è racchiuso in un cerchio. Nel ritto an« debbono a parer mio anche a Venosa attribuirsi, prin-

ehe in un cerchio vedesi una testa imberbe coverta di cipalissima è quella , di cui ricevemmo fin dal 183 9

pelle, che dir non saprei se leonina debba dirsi piut- dal p. Baselice il disegno , che or qui pubblichiamo

tosto, 0 ancor essa di cinghiale: ripetuta è anche qui ( fig. 6 della tav. Il), e che ci fu assicurato essere

ìa nota de'tre globuli. Il peso di questo quadrante è stata in Venosa stessa trovala nelle ruinc dell' anfi-
 
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