Bullettino archeologico Napoletano (2.1843-1844 (1844))

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grada , ma son le lettere disposte al rovescio , siccome (/none. Questa città dovea essere di non poca importan-
abbiamo osservato in una intera serie di medaglie di za, poiché a tempi delle guerre sannitiche , e precisa-
Caulonia possedute dal eh. sig. Stewart. Succedono al mente nell'anno 4-4-7 Roma fu occupata da' Sanniti
catalogo le annotazioni, e Pa. le comincia col dimostra- con una guarnigione, ed i consoli romani di quell'anno,
re doversi a Ruvo attribuire le medaglie colla iscrizione Q. Marzio e P. Cornelio , non giunsero a prenderla se
PYY, piuttosto che a' Bhypenses dell'Acaja : il che non dopo un assedio di più giorni , e vi fecero più di
fu già da lui altrove provato contra la opinione dell'Ec- cinquemila prigionieri, olirà una ricca preda. Fu un er-
khel. Si trattiene a parlare ancora della leggenda di rore dell'Ilolstonio 1'aver indicala la posizione di questa
alcune Rubastinc medaglie letta or rPOEEOE or antica Silvium in un luogo cui egli die il nome di Gor-
FPOCEOr or rPOEEOK or TPOEEOE , e questa goglione in vece di quello di Garagnone. Anche alcune
ultima lezione chiaramente si osserva traile altre in delle monete di argento col tipo di Ercole che combatte
una moneta posseduta dall' avvocato sig. Niccola Mi- il leone hanno la iscrizione ^ I PY e per conseguenza
nervini. Lascia poi nell'incertezza il significato della anche in questo credersi denno indicate le due vicine citta,
epigrafe , sospettando che si contenga in essa qualche di Silvium e Rubi, che servivansi , come pare, di una
voce del particolare idioma di quel popolo. moneta commune, secondo una istituzione ch'era pro-
Più importanti sono le osservazioni fatte dall' autore pria delle città acaicho.
sulla mencia da lui descritta al n. 2j e già nota per Alcune altre osservazioni particolari fa 1'a. sopra
le altrui pubblicazioni. Eccone la descrizione : altre monete diverse dalle Rubasti ne. A cagion d' esem-
Spiga con una foglia al disollo ad., a cui si so- pio riporta a Caelium le monete colla lira e KA da altri
vrappone un cornucopia: a sinistra >- riferite a Canosa ; avverte che la medaglia n. 3i ove si

vede nel rovescio Ercole col leone e nel ritto una testa
muliebre galeala,ha dovuto trarre i suoi tipi da Taranto,
)( Testa muliebre adorna di galea oblonga a d. co'ca- il che fu già dall'a. stesso altrove conghietturato Ital.
pelli che scendono sul collo. Arg. mod. 'i-{- , 2. — vet. num. pag.102 e supplem. p. 16, opusc. tom. II
Dopo aver riporiate le opinioni del Neumanno che pag. 4-8 segg. Conchiudiamo questo estratto coli' osser-
rìfew la medaglia a ^ipt? tenendo PY per nome di ma- vare che siccome parve all' a. di fabbrica più antica , e
gistrato -, del Mionnet, del Mola e di altri che la ripor- quasi barbara,la medaglia n.6, cL Ital.vet.?ium.sup])].
larono a Ruvo , ma senza dar conto delle altre lettere pag. i'S , così noi crediamo che tutte le monete colla
!> I che vi si osservano; dà Fa. ima probabilissi- epigrafe PYM7 siano di fabbrica anteriore a quelle
ma interpetrazione di quelle sigle , riconoscendovi ricor- colla epigrafe PY , PYBA , PYBA^ TEINHN. In
dati i Sii vini ed i Rubastini , e quindi una federazione fatti il modulo nelle prime è più grande , e può cre-
tra questi due popoli di origine verisimilmente achea , dorsi che siasi coli'andar del tempo impicciolito. La
i nomi de' quali anche in Plinio ( lib. Ili segm. 16 ) differenza poi della leggenda, e la severità dello stile è
leggonsi riuniti Rubustini Sii vini ; e si ferma a discor- notevole fra le due classi di medaglie, per modo che
rere del "àikoviQV di Strabone, St'XjSlov di Diodoro , non si possono credere coniate nel tempo stesso.
Silvium de' latini scrittori, che dal eh. sig. latta è giu-
stamente stato riconosciuto nel luogo detto ora Gara- Giulio Minervini.

Qu
N

Stamperia TRAMATER — Prezzo di ogni foglio di stampa gr. 6; di ogni tavola in rame gr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n.° 26, il sig. Mori salita studii n.° 27, il sig. Raffaele Barone
strada studii n.° so , ed il sig. Raffaele Rondinelli largo S. Ferdinando n.° 3.