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bello , che simbolicamente ne imiti la forma. Il cav. nal des savans del 1833 pag. 479 seg. e le cose da

Inghirami ha riprodotto questo vaso con dotte osser- me dette nelle mie osservazioni sulle monete italiche del

vazioni nel citato tomo V de suoi monumenti etruschi Carelli pag. 9. La forma di questa lecito interamente

tav. 23 pag. 20*1 e segg., e vedi pure la tav. 21 del I mostrasi diversa da quella, di cui avemmo occasione

tomo delle pitture di vasi dello stesso autore. di parlare a pag. 20 segg. dell'anno li di questo bui"

Il quadrupede espresso nella inferior parte di questo lettino, ciò che sempre più conferma l'opinione , di cui

dipinto, e che sembra doversi ritenere per una terza ivi facemmo un cenno , cioè che i nomi de' vasi davansi

ripetizione del daino 0 cerbiatto,che due volle già vedesi più. tosto in. considerazione dell'uso, cui erano destinati,

effigiato nella principal faccia del vaso, oltre alla già clic della Lr forma. La lecito da palestra 0 da bagno

notala sua relazione col mito di Amimone, è qui an- è globosa con collo angusto , e nel nostro vaso (in coi

che in relazione colle bacchiche effigie, essendo, come manca la strigile che altrove suole accompagnarla ) è

ben si conosce, a Bacco particolarmente sacro. E inoltre ornata , certamente con sacro intendimento , da molte

ad osservarsi che anche nelle iniziazioni aveva luogo bende pendenti.

il così detto neòrismos , come risulta dalle autorità E ciò basti per la sommaria dilucidazione che di que«

di Fozio {less. v. y;£j>i'£s!y), e da un frammento del sto importante e classico vaso abbiamo voluto qui dare,

libro di Arignota tfgpi rxv téXstósV conservato da dogliamo solamente aggiugnere che con piacere abbia-

Arpocrazione ( sub ead. roce). Vedi V Aglaophamus mo incontrato nella utilissima collezione che de' piccoli

del Lobeck pag. 653. Per la qual cosa la ripetizione scritti del Bòttiger ha fatto il sig. Sillig ( Bòttiger's

di quella figura trova anche qui la sua mistica allusione. Kleine Schviften tom.II pag.353) un' autorità di quel

Nel ragionare della principal faccia di questo bel chiaro archeologo , per la quale risulta aver anche lui

vaso nulla dicemmo delle due figure che sono alla sini- mosso dubbio circa la spiegazione che dar si suole alla

slra di chi guarda quella principal faccia, e che vi for- immagine del saurotlono, della quale spiegazione ab-

mano quasi un contrapposto del IVarcisso e della Ve- biamo sopra ragionato (pag. 60). Quest'autorità accresce

nere. Ora che coll'esame della faccia men nobile parci la nostra fiducia nell'altra spiegazione che fondati sulle*

averne abbastanza giustificala la significazione funebre same di questo vaso abbiamo credulo potersene pro^

e religiosa , possiamo osservare , che anche a tal signi- porre. Ricondotta anche questa immagine ad un inten^

fieazione si acconciano le due figure già dette. Velia dimento religioso e funebre, l'unità dell'idea, che

donna colla corona a foggia di radii simile a quella di ha ispirala la intera composizione del vaso da noi dilu*

Amimone, e colla cassetta semiapèrta, verso della quale cidato , parci che si manifesti in modo meraviglioso. Ne1

il daino 0 cerbiatto si volge , pare che anche una ini- da questa unità discordante dee riputarsi la figura di

ziala debba ravvisarsi. E l'efebo pur eoronato,che tiene Venere , la cui intenzione ancor essa funebre è abba--

anche un daino da presso e siede presso una side , stanza indicata, oltre a tante altre circostanze, dal nar-*

mesfrasi anche in figura di defunto che goda (Jieros) cisso curvo in sè slesso, che il dipintore con tanto aceor-

già nell'Elisio quella felicità di cui le iniziazioni da- gimento e sapere le ha collocato da presso, odi cui

vano speranza alla cieca gentilità. una non dissimile figura è ripetuta anche nell'altra

È notevole il simbolo che questa figura ha nella sua faccia di questo nobilissimo monumento,
destra e nel quale non esitiamo a riconoscere quella le*

cito olearia, proprio utensile delle palestre e de' bagni, Vasettino di terra cotta trovato in un sepolcro

che cosi spesso in altri monumenti comparisce nelle mani campano.
di personaggi divini ed eroici, come per esempio di

Tarante nelle monete di Taranto , e di Castore e Poi- Questo graziosissirao vasettino (tav. IV fig. 5) venuto

luce in un celebre vaso canosino pubblicato dal Milton, fuori da un sepolcro campano, ed ora esistente nel ma-

Veggansi le dotte osservazioni dui sig.Letronne ueìjour- gazzino del sig. Uaffqele Barone, ci presenta una forma
 
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