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I

rono esso credale due foglie : sebbene si vegga At-
teone pur coronato (di rairlo) in un bel vaso del ga-
binetto Durand: Raoul-Rochelte annali del i834- p.
265, mon. de V inst. t. 2 pi. Vili. Riporlo non ba
guari ad Alteone una moneta di Idyma il cb. sig.
duca de Luynes , nella quale comparisce una lesta
giovanile con nascenti corna sul capo {annali dell'in-
siti, archcol. i84» p- i49 mon. pi. XXXV n. 19):
sebbene , come lo slesso arcbcologo avverte , potrem-
mo ancora ravvisarvi Pan.

Diversamente è rappresentata la trasformazione di
Alteone in un frammento di bassorilievo di porfido
che è nel real musco estense, veggendosi la intera te-
sta di cervo (Cavedoni mus. del Cai. p. 96), come so-
pra un antico scarabeo (Raoul-Rochelte ami. iS34- p.
271 n. 4-).

Finalmente osservo ebe nel cortile del real musco
borbonico a destra , è un allro frammento di basso-
rilievo in marmo trovalo non ba guari in Capua , e
pubblicalo dall' architetto sig-. Alvino nel suo anfitea-
tro campano restaurato tav. XI f. 2, vedi la pag.
i3, ove riconosco ancora Alteone assalito da uno de'
suoi cani.

6. JNella parlo superiore semplici ornamenti: sotto
la base LVCI. E forse da riputarsi lo stesso bollo ri-
portato dall' Avolio [fatture di argilla tav. IV n. 67).

R

7. Sotto la base di altra lucerna è il nome VICTO :
al di sotto sono due corone intrecciate. Non dubitia-
mo che queste siano per simbolo del nome del figlilo,
non altrimenti che le spine sentes valgono a sim-
boleggiare un Sentius ; vedi ciò che ho dello nel-
X anno J di questo ballettino p.i4-2 n.i- E qui osservo
che avendo esaminalo il simbolo apposto al figlilo C.
IVLI CORINTHI , mi sono accertato che non è nn
cuore, ma sibbene una vera foglia : ciò non pertanto
parmi ancora da sostenere la relazione di una foglia
cordiforrae , e sovente paragonala al cuore (Avellino
t&criz. graffite in Ponìp. p. 3o e bullelt. are. nùp.
an. II p. 73) col nome dell'artefice CQlìinlhus.

8. Sotto altra lucerna in una tabella secariclala
leggesi NANCH1AL (AL in mon.) : cioè N. AN-
CI1IAL?.',?.

9. Ercole con pelle di leone , clava ed arco : sotto
la base LCAPR, che potremmo leggere Lucius Ca-
prasius , nome che ricorre ne' pompejani programmi
(vedi real mus. borbon. tom. IV relaz. degli scavi p.
8 e tom. I p. 8 , bullelt. arch. napol. an. I p. 190.
6 , 11, pag. 10 n. 6 ed an. II p. 5 n.io, p. 86).

10. Protome femminile di prospetto: sotto la base
EROTIS al genitivo. Il nome EROS trovasi dato ad
altri figuli presso il Fabretli inscrip. p. 5oi e seg.
e p. 601. Vedi pure il Santoli de Anxantì mephili
tav. IV n. 7.

11. Cane che corre : sotto la base N-

C • O . F .

12. Scimmia legata con una catena, la quale af-
ferra una donna nuda che le passa vicino: sotto la base
K€AC€I. Una simile per la leggenda pubblicarono gli
Ercolanesi, senza potere assegnarne la provenienza {lu-
cerne tav. 36). Essi nolano che due altre colla medesi-
ma scritta esistevano nel real museo farnesiano (ivi
p. 178 n. 8) , e son quelle certamente da me stesso
osservale nel real museo borbonico , nelle quali si legge
K€ACI. Una somigliante fu riportata dall' Avolio {fat-
ture di argilla tav. II n. 11), ed altra ne pubblicò il
eh. sig. Raoul-Rochette , che dicesi proveniente da un
greco sepolcro di Taranto ( mem. des ins. et b. I. toni.
XIII p. D69 n. 3 tav. VIII n.i e 1 a). Finalmente una
altra ne fu traila in questi ultimi giorni da Pozzuoli.

Fu questa leggenda variamente interpetrata. Il sig.
Raoul-Rochetle persuadendosi che quella da lui pubbli-
cata fosse rinvenuta in un sepolcro greco di Taranto, vi
riconobbe il nome di un greco artefice , eh' e' leggeva
K£Af/!S 2- Clp'.vos 1. c. Ora che un maggior numero
sappiamo esser venuto fuori di queste lucerne da Poz-
zuoli , e da'luoghi vicini , sarà permesso dubitare-di
quella interpolazione. Gli Ercolanesi credettero che
fosse il genitivo Celai 0 O/se/scritto con greche lettere.
Non potendo riportarsi ad epoca molto bassa la costru-
zione delle descrilte lucerne , parmi meo probabile l'uso
de' caratteri greci adoperati semplicemente ad esprimere
una voce Ialina : e gli esempli recati dagli Ercolanesi
sono di epoca molto recente , perchè possa tenersene
conto. Noi crediamo che sia la leggenda K€AC€l 0 K€A-
C! abbreviala dal più lungo nome KCACéINOC ; che
 
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