22
Gli edificii della prefettura urbana
l'anno 377 per collocarvi sopra uno dei famosi simulacri quae
basilicae Iuliae a se noviter reparatae ornamento essent {C. I. L.
1658). Vengono di seguito:
Una base di statua dedicata Aemiliae Andronicenis <?(la-
rissimae) et ^é^(abili) /"(eminae) NEFTIS VRBIS PRAEFECTI
cet. trovata o almeno descritta la prima volta « prope s. Petri
ad vincula ad radicem montis — appresso la vigna del card,
gta Fiora „ che è quella più frequentemente indicata dai cin-
quecentisti col titolo di « horti di Giuliano Cesarmi » (Ivi.
1674) poi venuta in possesso dei religiosi Paolotti (Fea, Misceli.
p. LXVII n. c).
Base di statua dedicata Tyrraniae Aniciae JuUanae c(la-
rissimae) /(eminae) CONIVGI Q(uinti) CLODI HERMOGENIANI
OLYBRI — PRAEFECTI VRBIS (Ivi 1714) trovata o descritta
la prima volta « non longe a s. Petro ad vincula in ecclesia
s. Mariae de Portugallo » ovvero « ad busta Gallica ». Avranno
data occasione a questa onoranza i lavori di abellimento eseguiti
dal marito di Anicia Giuliana nell'edifìcio sconosciuto l'anno 368,
dei quali abbiamo traccia nella base di statua quivi eretta (C. I. L.
1657) Clodius Hermogenianus Olybrius v{ix) c(larissimus) praef.
urb. mravit. Questa base è stata vista la prima volta « nel muro
dell'orto de' fratri di s. Piero in vincula nelli Monti ». Può darsi,
dunque, che i due piedistalli di Emilia, e di Anicia Giuliana,
nei quali si esalta a titolo massimo di onore la parentela loro coi
prefetti della città, fossero dedicate in edificio nel quale i prefetti
stessi esercitavano il loro ufficio. Ma dalle supposizioni veniamo
ai fatti.
I primi collettori hanno descritto « iuxta s. Petrum ad vin-
cula » o meglio « in ecclesia quadam parva posita infra aream
iuxta aedem s. Petri ad vincula » un editto promulgato da Turcio
Aproniano prefetto della città l'anno 363/64 intorno al com-
mercio delle carni ovine.
E necessario determinare il nome ed il sito preciso della
Gli edificii della prefettura urbana
l'anno 377 per collocarvi sopra uno dei famosi simulacri quae
basilicae Iuliae a se noviter reparatae ornamento essent {C. I. L.
1658). Vengono di seguito:
Una base di statua dedicata Aemiliae Andronicenis <?(la-
rissimae) et ^é^(abili) /"(eminae) NEFTIS VRBIS PRAEFECTI
cet. trovata o almeno descritta la prima volta « prope s. Petri
ad vincula ad radicem montis — appresso la vigna del card,
gta Fiora „ che è quella più frequentemente indicata dai cin-
quecentisti col titolo di « horti di Giuliano Cesarmi » (Ivi.
1674) poi venuta in possesso dei religiosi Paolotti (Fea, Misceli.
p. LXVII n. c).
Base di statua dedicata Tyrraniae Aniciae JuUanae c(la-
rissimae) /(eminae) CONIVGI Q(uinti) CLODI HERMOGENIANI
OLYBRI — PRAEFECTI VRBIS (Ivi 1714) trovata o descritta
la prima volta « non longe a s. Petro ad vincula in ecclesia
s. Mariae de Portugallo » ovvero « ad busta Gallica ». Avranno
data occasione a questa onoranza i lavori di abellimento eseguiti
dal marito di Anicia Giuliana nell'edifìcio sconosciuto l'anno 368,
dei quali abbiamo traccia nella base di statua quivi eretta (C. I. L.
1657) Clodius Hermogenianus Olybrius v{ix) c(larissimus) praef.
urb. mravit. Questa base è stata vista la prima volta « nel muro
dell'orto de' fratri di s. Piero in vincula nelli Monti ». Può darsi,
dunque, che i due piedistalli di Emilia, e di Anicia Giuliana,
nei quali si esalta a titolo massimo di onore la parentela loro coi
prefetti della città, fossero dedicate in edificio nel quale i prefetti
stessi esercitavano il loro ufficio. Ma dalle supposizioni veniamo
ai fatti.
I primi collettori hanno descritto « iuxta s. Petrum ad vin-
cula » o meglio « in ecclesia quadam parva posita infra aream
iuxta aedem s. Petri ad vincula » un editto promulgato da Turcio
Aproniano prefetto della città l'anno 363/64 intorno al com-
mercio delle carni ovine.
E necessario determinare il nome ed il sito preciso della