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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Gli edificii della prefettura urbana fra la Tellure e le terme di Tito e di Traiano
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0041

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fra la Tellure e le terme di Tito e di Traiano

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tonio nel libro delli illustri grammatici, parlando di Lenaco li-
berto di Pompeio, li cui figliuoli nella schuola si sostentarono
nelle carine presso la Aede di Tellure. nella quale regione era
la casa di pompeio onde ci dimostra che il tempio di essa dea
era uicino alle carine ch'era una longa contrada nobilitata dagli
edificii, et dagli huomini illustri che V habitavano. cauandosi
dunque nel sudetto luogo, furono leuati molti ornamenti del-
l'epistilii et corone del tempio di marmo nei quali era scritto il
nome di Tellure con altre cose, che perla rouina non sene poteua
retrarre senso alcuno eccetto, quel che accusava di chi fusse il
Tempio, et tutti essi ornamenti sono con mall'esempio stati guasti;
et si come l'havemo veduti così sono disegnati qui sotto del trat-
tato. Fu il tempio di ordine composito circondato di colonne
come hayemo posto nella pianta, il quale, come demostra la me-
daglia di Hadriano imperadore fu di forma exastylo ciò è col
portico inante con sei colonne in fronte, tutte striate à uite del
marmo bianco lunense. hauea il suo fastigio triangolare molto
ornato di lauori et de imagini cosa conveniente alla terra che è
tutta circundata di cose uarie è belle di natura, di questo me-
desimo tempio scrive Publio Vittore et lo pone nelle carine, et
non è adunque come dice il Biondo di Furli che il pone in cam-
pitoglio buggiardamente et tanto più s'inganna quanto che questo
era nella quarta regione del tempio della pace, era in un sito,
che si poteua dire uicino al Tempio del sole et della luna, al
Coliseo, alla meta sudante et alle carine. Appellarono la dea
Tellus Stabilis et per che demostrasse essere la terra militare
laboriosa et fruttifera, dipinsero quella una donna formosa con
habito corto et succinto attraverso il mezzo et sotto delle mam-
melle, con certi stivaletti lavorati à fioretti col capo coronato di
mura con le torri, con una mano ha l'aratro con l'altra il corno
pieno delle frugie sicome è nella medaglia di dui imperadori,
di Antonino pio et di Hadriano ».

Lasciando da parte quanto vi può essere di apprezzamento
 
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