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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [1]
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Il v km iato di Roma
IL VICARIATO DI ROMA
Nel volume diciottesimo (1890, p. 27 e seg.) di questo Bui-
lettino, premesse alcune osservazioni sulla origine dei due vica-
riati della diocensis italiciana, come la chiama il catalogo ve-
ronese delle provincie, compilato nel 297, proposi la serie dei
vìcarii urbis Romae J da Costantino fino alla caduta dell'impero
occidentale. A complemento di quello studio, nelle pagine pre-
senti e nelle altre che seguiranno, intendo raccogliere quel poco
che sappiamo intorno all'ordinamento delle regioni che formavano
il vicariato di Koma, ed esporre la serie dei magistrati che le
governarono, -dalle origini del vicariato sino alla fine del quinto
secolo.
Come già accennai nel ricordato mio studio, la ripartizione
della diocesi italiciana in due vicariati coincide con la riforma
finanziaria compiuta da Massimiano, poiché, appunto, la regio an-
nonaria, sulla quale gravava il tributo imposto da Massimiano,
pel mantenimento della sua corte, corrisponde al territorio am-
ministrato dal vicarius Italiae, e le urbicariae o suburbicariae
regiones (l'Italia media, inferiore e le isole), le quali provvede-
vano la città di Eoma di calce, legna, suini, bovi e vino, corri-
spondono al territorio governato dal vicarius urbis Romae (*).
(!) Sul vicariato di Eoma, la miglior trattazione è quella del Mommsen
(Ròmischen Feldmesser, II, 198 e seg.), al quale rimando il lettore per la
celebre controversia relativa alla estensione delle regiones annonariae e
suburbicariae; v. anche Marquardt, Amm. Romana, (trad. it.) p. 245; Bouché-
Il v km iato di Roma
IL VICARIATO DI ROMA
Nel volume diciottesimo (1890, p. 27 e seg.) di questo Bui-
lettino, premesse alcune osservazioni sulla origine dei due vica-
riati della diocensis italiciana, come la chiama il catalogo ve-
ronese delle provincie, compilato nel 297, proposi la serie dei
vìcarii urbis Romae J da Costantino fino alla caduta dell'impero
occidentale. A complemento di quello studio, nelle pagine pre-
senti e nelle altre che seguiranno, intendo raccogliere quel poco
che sappiamo intorno all'ordinamento delle regioni che formavano
il vicariato di Koma, ed esporre la serie dei magistrati che le
governarono, -dalle origini del vicariato sino alla fine del quinto
secolo.
Come già accennai nel ricordato mio studio, la ripartizione
della diocesi italiciana in due vicariati coincide con la riforma
finanziaria compiuta da Massimiano, poiché, appunto, la regio an-
nonaria, sulla quale gravava il tributo imposto da Massimiano,
pel mantenimento della sua corte, corrisponde al territorio am-
ministrato dal vicarius Italiae, e le urbicariae o suburbicariae
regiones (l'Italia media, inferiore e le isole), le quali provvede-
vano la città di Eoma di calce, legna, suini, bovi e vino, corri-
spondono al territorio governato dal vicarius urbis Romae (*).
(!) Sul vicariato di Eoma, la miglior trattazione è quella del Mommsen
(Ròmischen Feldmesser, II, 198 e seg.), al quale rimando il lettore per la
celebre controversia relativa alla estensione delle regiones annonariae e
suburbicariae; v. anche Marquardt, Amm. Romana, (trad. it.) p. 245; Bouché-