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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 20.1892

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Marucchi, Orazio: Di un pavimento a mosaico con figure egizie scoperto presso la via Flaminia
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https://doi.org/10.11588/diglit.13634#0176

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scoperto presso la via Flaminia

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poco è fino ad ora tornato in luce perchè ci possiamo formare
un'idea della disposizione dell'edilìzio (1).

Fino ad ora sono apparsi i ruderi di tre stanze ad un
livello superiore e di altrettante più in basso lungo il pendìo
naturale del terreno. Due delle stanze superiori hanno il pavi-
mento di mosaico a tasselli bianchi e neri, uno dei quali con
soli intrecci di volute e meandri e l'altro con figure, adorno però
nel campo dei consueti intrecci e fogliami. Nel mezzo di questo
vi è Bacco che si appoggia con la sinistra al tirso mentre stringe
un grappolo con la destra pendente lungo il fianco, ed intorno dentro
ovali si veggono due teste simboliche delle stagioni e due gemetti.

Nelle stanze inferiori restano ancora perfettamente conservati
due mosaici a colori di lavoro assai più perfetto e di squisita
eleganza.

Uno di questi (delle dimensioni di m. 5,20 X 5,50) rappre-
senta nel centro la testa di Medusa attorniata dai serpenti e posta
in mezzo a svariati uccelli, alcuni dei quali qua e là svolazzano ed
altri si posano sopra le foglie e gl'intrecci delle volute che occu-
pano una gran parte del campo.

L'altro che presenta un analogo partito decorativo di intrecci
ma senza gli uccelli, ed ha le dimensioni di m, 3,80 X 5,00,
contiene nel mezzo un quadretto di due figure acconciate all'uso
egiziano ed è perciò quello che più degli altri ha destato la
curiosità dei visitatori. Di esso adunque che è il più importante
esporrò una breve illustrazione.

Sui mosaici a colori frequentemente usati dai romani scrisse
da par suo Ennio Quirino Visconti nel tomo Vili del Museo
Pio dementino (2): dove avendo distinto le varie specie di la-
vori dette litìiostrata, opus sedile, opus vermiculatum ed opus

(J) Insieme a parecchi frammenti di mattoni con bollo, si è trovato
un frammento d'intonaco dipinto con parte di figura virile ignuda di squi-
sito lavoro.

(2) Tomo Vili ed. frane, del 1822, pag. 230 e segg.
 
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