MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 4I
Vili.
ACHILLE-
OPERA Dì QUINTO ALEXA,
Incifa in Sardonica.
NEL MUSEO DEL COMMENDATORE VETTORI DI ROMA,
IL Commendatore Francefco Vettori di Roma non tanto per lo fpiendor de natali, che per
l'erudizione riguardevoliffimo, pubblicò un eccellente libro intitolato Difertatio Glyptogra-
phica. (i) In quefto libro fono trattate, ed illuftrate con tanto ingegno, ed erudizione tutte
quelle cofe che appartengono all'artefice Alexa, e all'Eroe efpreflò in quella gemma, che nulla
di più fi può dagli eruditi deiìderare. Siccome ho aborrito fempre il nome di plagiario, perciò
ben volentieri riporterò Piftefiè fue parole.
Ci fu un altro Statuario del medefemo nome d' Alexa nell' Olimpiade LXXXVII. dìfeepoh di
Policleto mentovato da Plinio. Fu Policleto annoverato dal medefimo Scrittore tra quelli (z), i quali
a perfezione lavoravano le piccole fiainette, ed a fio luogo tra gV incifori di gemme vedremo Po-
licleto (3). Ci rifveglia adejfo una certa congettura certamente da non difprezzarfi, la quale giufi'■ amente
ci filinola a dover giudicare /' Alexa de ferino da Plinio con gli fiat uarj, come incifore ancora di gemme,
di maniera tale che Quinto Alexa incifore della noflr a gemma fa /' iftejfo che è nominato da Plinio . Con-
tuttociò non abbiamo voluto in dubbio aggiungere ai noftri, ambedue gli Scultori Pliniani, lafciando di
buona voglia che gli Eruditi efaminino, e liberamente ricerchino una sì fatta quefione: e fé il giudizio
li uomini dotti proporrò un opinione più plaufibile, ben volentieri io. concorrerò nel loro fentimento ,
La gemma pertanto che fiamo per deferivere è un infigne frammento in Sardonica del Mu-
feo del Commendatore Vettori con tutto l'ingegno egregiamente fupplito. Nel campo fi legge
un'ifcrizionc la quale è divifa in tre linee KOINTOC AAEHA. EDOIEI {istinto Alexa faceva. Fa-
cilmente F illùftre artefice ci ha rapprefentato in quella gemma Achille armato d'Ocree nell' atto
di partire per la guerra, come appunto s' offerva in moltiffime medaglie antiche Marte, che è
nominato Gradivo. Seguiterò a illuftrare queflo monumento coli' ingegnofe congetture del fopra-
lodato Commendator Vettori uniformandomi al fentimento d'un tanto celebre letterato.
Dell' elmo, torace, feudo, afta, parazonio , colle quali armi è vefiito Achille, non faremo pa-
rola , perche la parte fuperiore della gemma è quafi tutta fupplita. Il parazonio, il torace, e la vefte
gettata fitto le fpalle, ed ancora il piccol panno che foolazza fitto lo feudo comparifee nell' antico fram-
mento ornato con fiocchetti nell' e fremita, e dall' avanzo che cirefta, Vopera tutta niente ,0 poco difeorda
dalla parte perduta dell' antica gemma. Dell' Ocree che intere efifiono, faremo alcune ojfer v azioni.
Marco Terenzio Vetrone nel libro quarto (4) giudica che Ocree così fi chiamafifero perchè fi ponevano fa-
Tom. L F prò-
(1) DifTert. Glyptog. pag. 108. e fég.
(2) Plin. Hift. lib. 34. cap. 8. Cic. lib. 4. in Verrem così
s' cfprime : erano due piccete Jìmùetta di bronzo d'eccellente bel-
lezza con abito , e veflimento proprio delle Vergini , le quali
con le mani alzate foflenevano alcune cofe [acre pofie in tefiìa ,
fecondo,il collume delle Vergini Ateniefi. V ifteffe fi chiamavano
Canefore , ma chi fu mai V artefice di quefk figure? dicevano
efere di Policleto .
(3) Se fuuìftefle il parere del Dote. A. Fr. Gori parlando
dell' artefice Acatopo cioè che gli Orefici fofTero ancora
incifori di gemme , averemma un altro Alesa perito in
quella arte, del quale Gruferò fa menzione nell' iscri-
zioni pag. DCXXXIX. D. Seguilo Alexa Orefice. L'Abate
Winkelmann nella detenzione delle gemme di Stofch p. 260.
riporta una gemma rappi efentante un Toro furibondo , col
nome dell'artefice Alexa; facilmente quello nome è flato
aggiunto da un moderno incifore . Quefto cognome d'Alexa
s'offerva fpefliffimo nell' antiche Scrizioni come può vederli
appreffo Fabbretti Infcr. cap. 6. n. ;j». appreiTo Gori Colomba
lib. Liv. ec. p. 166- n. 139.
(4) De Ling. Lat. cap. 24,
Vili.
ACHILLE-
OPERA Dì QUINTO ALEXA,
Incifa in Sardonica.
NEL MUSEO DEL COMMENDATORE VETTORI DI ROMA,
IL Commendatore Francefco Vettori di Roma non tanto per lo fpiendor de natali, che per
l'erudizione riguardevoliffimo, pubblicò un eccellente libro intitolato Difertatio Glyptogra-
phica. (i) In quefto libro fono trattate, ed illuftrate con tanto ingegno, ed erudizione tutte
quelle cofe che appartengono all'artefice Alexa, e all'Eroe efpreflò in quella gemma, che nulla
di più fi può dagli eruditi deiìderare. Siccome ho aborrito fempre il nome di plagiario, perciò
ben volentieri riporterò Piftefiè fue parole.
Ci fu un altro Statuario del medefemo nome d' Alexa nell' Olimpiade LXXXVII. dìfeepoh di
Policleto mentovato da Plinio. Fu Policleto annoverato dal medefimo Scrittore tra quelli (z), i quali
a perfezione lavoravano le piccole fiainette, ed a fio luogo tra gV incifori di gemme vedremo Po-
licleto (3). Ci rifveglia adejfo una certa congettura certamente da non difprezzarfi, la quale giufi'■ amente
ci filinola a dover giudicare /' Alexa de ferino da Plinio con gli fiat uarj, come incifore ancora di gemme,
di maniera tale che Quinto Alexa incifore della noflr a gemma fa /' iftejfo che è nominato da Plinio . Con-
tuttociò non abbiamo voluto in dubbio aggiungere ai noftri, ambedue gli Scultori Pliniani, lafciando di
buona voglia che gli Eruditi efaminino, e liberamente ricerchino una sì fatta quefione: e fé il giudizio
li uomini dotti proporrò un opinione più plaufibile, ben volentieri io. concorrerò nel loro fentimento ,
La gemma pertanto che fiamo per deferivere è un infigne frammento in Sardonica del Mu-
feo del Commendatore Vettori con tutto l'ingegno egregiamente fupplito. Nel campo fi legge
un'ifcrizionc la quale è divifa in tre linee KOINTOC AAEHA. EDOIEI {istinto Alexa faceva. Fa-
cilmente F illùftre artefice ci ha rapprefentato in quella gemma Achille armato d'Ocree nell' atto
di partire per la guerra, come appunto s' offerva in moltiffime medaglie antiche Marte, che è
nominato Gradivo. Seguiterò a illuftrare queflo monumento coli' ingegnofe congetture del fopra-
lodato Commendator Vettori uniformandomi al fentimento d'un tanto celebre letterato.
Dell' elmo, torace, feudo, afta, parazonio , colle quali armi è vefiito Achille, non faremo pa-
rola , perche la parte fuperiore della gemma è quafi tutta fupplita. Il parazonio, il torace, e la vefte
gettata fitto le fpalle, ed ancora il piccol panno che foolazza fitto lo feudo comparifee nell' antico fram-
mento ornato con fiocchetti nell' e fremita, e dall' avanzo che cirefta, Vopera tutta niente ,0 poco difeorda
dalla parte perduta dell' antica gemma. Dell' Ocree che intere efifiono, faremo alcune ojfer v azioni.
Marco Terenzio Vetrone nel libro quarto (4) giudica che Ocree così fi chiamafifero perchè fi ponevano fa-
Tom. L F prò-
(1) DifTert. Glyptog. pag. 108. e fég.
(2) Plin. Hift. lib. 34. cap. 8. Cic. lib. 4. in Verrem così
s' cfprime : erano due piccete Jìmùetta di bronzo d'eccellente bel-
lezza con abito , e veflimento proprio delle Vergini , le quali
con le mani alzate foflenevano alcune cofe [acre pofie in tefiìa ,
fecondo,il collume delle Vergini Ateniefi. V ifteffe fi chiamavano
Canefore , ma chi fu mai V artefice di quefk figure? dicevano
efere di Policleto .
(3) Se fuuìftefle il parere del Dote. A. Fr. Gori parlando
dell' artefice Acatopo cioè che gli Orefici fofTero ancora
incifori di gemme , averemma un altro Alesa perito in
quella arte, del quale Gruferò fa menzione nell' iscri-
zioni pag. DCXXXIX. D. Seguilo Alexa Orefice. L'Abate
Winkelmann nella detenzione delle gemme di Stofch p. 260.
riporta una gemma rappi efentante un Toro furibondo , col
nome dell'artefice Alexa; facilmente quello nome è flato
aggiunto da un moderno incifore . Quefto cognome d'Alexa
s'offerva fpefliffimo nell' antiche Scrizioni come può vederli
appreffo Fabbretti Infcr. cap. 6. n. ;j». appreiTo Gori Colomba
lib. Liv. ec. p. 166- n. 139.
(4) De Ling. Lat. cap. 24,