MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI
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ed efattezza dell' altre. Si deve ancora offervare che ha cambiato nell' ifcrizione del fuo nome
l'Omicron in Omega cioè AAA1HNOC in vece d' AAAIONOC. Dalle quali cofe non ci refta dub-
biezza alcuna effer quello un altro Artefice Allione, e dal fuo lavoro poterli congetturare efler
fiorito nei tempi degli Antonini, corrifpondendo a quei tempi la fua maniera del lavorare.
Dipoi fu rariffima l'eccellenza del lavorare ; quantunque ancora fi polla fupporre dell' aureo fecolo
d'Auguflo, la quale età deliramente molti eccellentiffimi Artefici produfle, non tutti però per-
vennero al fommo dell' eccellenza, e furono ancora non pochi i mediocri, come Umilmente nei
tempi feliciffimi di Michel'Angelo Buonarroti, e di Raffaello vi furono Pittori, e Scultori di
ogni genere. Onde in cofe di tanta ofeurità ripiene deve ciafeuno delle congetture più proba-
bili contentarli.
A quello fecondo Allione può attribuirli il Toro Cornupeta, non folo per una conformità
nelle lettere (17) del fuo nome (non effendo nella eftremità ornate coi puntini ), ma anco pel
lavoro corrifpondente alla Mufa, avendo però bene eiprefio l'infigne Artefice la mufculatura nel
Toro, e la fua aria fiera, e minacciante in atto di ferire con le corna, dal che polliamo com-
prendere quanto foffe eccellente nel rapprefentare gli animali. Son molto tenuto alla gentilezza
del Sig. Tommalo Hollis Cav. Inglefe, il quale mi ha favorito d'un impreflìone di quella gemma
Angolare, ficcome di molte altre, le quali fervono per illullrazione di quella mia Opera.
Siccome la Venere Marina porta il nome d'Allione da valenti Antiquarii inconllderatamente
creduto per antico, perciò ho pubblicato quella gemma in bella Corniola incifa per difinganno
degli amanti dell' Antichità .
Primieramente chi ha incifo quello nome è flato qualche imperitiffimo Artefice, impe-
rocché in vece d'un I come nell'altre gemme fi vede AAAION, ha fatto un T, AAATHN , avendo
in ciò feguitato l'errore dell'Artefice Allione incifore della Mufa, il quale sbagliò nel collocare
un Q nel fuo nome AAAinNOC, in vece d' un O, come dai Greci fi deve leggere AAAIONOC .
Quella mia oppinione è comprovata dai Sigg. Antonio, e Gio. fuo figlio Pikler, e Francefco
Alfani peritiffimi, ed eccellentiffimi Antiquarii nel conofeere quefli preziofi monumenti d' anti-
chità , Il lavoro di quella gemma, il quale è molto pregievole, non è da attribuirfi a un Greco
Artefice, ma facilmente a qualche Etrufco, il quale abbia imitato i Greci, mentre la figura è
fatta a punta di diamante, come chiaramente da tutti i fuoi contorni fi vede, effendo le altre
tre gemme di fopra nominate incife con i rotini. Quella forte d'intagli dagli Antiquarii fi chia-
mano Greci Etrufchi.
Quello incognito Etrufco incifore con tanta arte, e diligenza ha efpreffa al vero quefla
graziofa figura della Venere Marina, che tra i valenti Artefici fi può annoverare; effendo sì
bene proporzjonata, ed in una attitudine molto elegante con un panneggiamento trafparente,
e fottile, che in certo modo fa diftinguere tutta la nudità del corpo ; imperocché quefla vefle
con tanta maeflria, decoro, e facilità è piegata, e tanto elegantemente feorre ai piedi, che
niente di più bello, e di più nobile fi può defiderare, e vedere. Quefla Venere tiene con la fi-
niftra mano la tefla d'un Cavallo Marino, il quale efprime col fuo nitrire una non mediocre
vivacità per effere dalle mani della Venere dolcemente palpato. Nel Mufeo del Sig. Mead. pag-
249. fi vede Una Priapeia nella quale fono tre figure, due delle quali, mafehio, e femmina fcam-
bievolmente s' abbracciano, mentre un Satiro avanti una fìat uà terminale di Priapo fuona le tibie.
Quejlo figlilo fu fcoìpito in acqua Marina da Flavio Sirleti fopra P originale a" una gemina antica,
«pera d'Allione con P ifcrizione del fuo nome AAAIflNOS.
APOL-
(17) Le lettere incife nella tavola del Toro fono più grandi per inavvertenza dell'incifore.
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ed efattezza dell' altre. Si deve ancora offervare che ha cambiato nell' ifcrizione del fuo nome
l'Omicron in Omega cioè AAA1HNOC in vece d' AAAIONOC. Dalle quali cofe non ci refta dub-
biezza alcuna effer quello un altro Artefice Allione, e dal fuo lavoro poterli congetturare efler
fiorito nei tempi degli Antonini, corrifpondendo a quei tempi la fua maniera del lavorare.
Dipoi fu rariffima l'eccellenza del lavorare ; quantunque ancora fi polla fupporre dell' aureo fecolo
d'Auguflo, la quale età deliramente molti eccellentiffimi Artefici produfle, non tutti però per-
vennero al fommo dell' eccellenza, e furono ancora non pochi i mediocri, come Umilmente nei
tempi feliciffimi di Michel'Angelo Buonarroti, e di Raffaello vi furono Pittori, e Scultori di
ogni genere. Onde in cofe di tanta ofeurità ripiene deve ciafeuno delle congetture più proba-
bili contentarli.
A quello fecondo Allione può attribuirli il Toro Cornupeta, non folo per una conformità
nelle lettere (17) del fuo nome (non effendo nella eftremità ornate coi puntini ), ma anco pel
lavoro corrifpondente alla Mufa, avendo però bene eiprefio l'infigne Artefice la mufculatura nel
Toro, e la fua aria fiera, e minacciante in atto di ferire con le corna, dal che polliamo com-
prendere quanto foffe eccellente nel rapprefentare gli animali. Son molto tenuto alla gentilezza
del Sig. Tommalo Hollis Cav. Inglefe, il quale mi ha favorito d'un impreflìone di quella gemma
Angolare, ficcome di molte altre, le quali fervono per illullrazione di quella mia Opera.
Siccome la Venere Marina porta il nome d'Allione da valenti Antiquarii inconllderatamente
creduto per antico, perciò ho pubblicato quella gemma in bella Corniola incifa per difinganno
degli amanti dell' Antichità .
Primieramente chi ha incifo quello nome è flato qualche imperitiffimo Artefice, impe-
rocché in vece d'un I come nell'altre gemme fi vede AAAION, ha fatto un T, AAATHN , avendo
in ciò feguitato l'errore dell'Artefice Allione incifore della Mufa, il quale sbagliò nel collocare
un Q nel fuo nome AAAinNOC, in vece d' un O, come dai Greci fi deve leggere AAAIONOC .
Quella mia oppinione è comprovata dai Sigg. Antonio, e Gio. fuo figlio Pikler, e Francefco
Alfani peritiffimi, ed eccellentiffimi Antiquarii nel conofeere quefli preziofi monumenti d' anti-
chità , Il lavoro di quella gemma, il quale è molto pregievole, non è da attribuirfi a un Greco
Artefice, ma facilmente a qualche Etrufco, il quale abbia imitato i Greci, mentre la figura è
fatta a punta di diamante, come chiaramente da tutti i fuoi contorni fi vede, effendo le altre
tre gemme di fopra nominate incife con i rotini. Quella forte d'intagli dagli Antiquarii fi chia-
mano Greci Etrufchi.
Quello incognito Etrufco incifore con tanta arte, e diligenza ha efpreffa al vero quefla
graziofa figura della Venere Marina, che tra i valenti Artefici fi può annoverare; effendo sì
bene proporzjonata, ed in una attitudine molto elegante con un panneggiamento trafparente,
e fottile, che in certo modo fa diftinguere tutta la nudità del corpo ; imperocché quefla vefle
con tanta maeflria, decoro, e facilità è piegata, e tanto elegantemente feorre ai piedi, che
niente di più bello, e di più nobile fi può defiderare, e vedere. Quefla Venere tiene con la fi-
niftra mano la tefla d'un Cavallo Marino, il quale efprime col fuo nitrire una non mediocre
vivacità per effere dalle mani della Venere dolcemente palpato. Nel Mufeo del Sig. Mead. pag-
249. fi vede Una Priapeia nella quale fono tre figure, due delle quali, mafehio, e femmina fcam-
bievolmente s' abbracciano, mentre un Satiro avanti una fìat uà terminale di Priapo fuona le tibie.
Quejlo figlilo fu fcoìpito in acqua Marina da Flavio Sirleti fopra P originale a" una gemina antica,
«pera d'Allione con P ifcrizione del fuo nome AAAIflNOS.
APOL-
(17) Le lettere incife nella tavola del Toro fono più grandi per inavvertenza dell'incifore.