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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0107

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

75

ygnoV-
Veneti

* I »
lune.

lavoro, che mi favorì di far difegnare per ornamento di quella tavola il Sig. Abate Barthelemy
Antiquario del Re di Francia, vero decoro, e foftegno della cadente letteraria antichità. Un'altra
Medaglia del tutto Umile pofììede il chiariffimo Perfonaggio Duca di Noia, il quale ha la più rin-
goiare raccolta delle Medaglie della Magna Grecia che fino a' noftri giorni fi ila veduta, defideran-
dofi con impazienza a vantaggio della letteraria Republica vederla pubblicata . In quefta elegan-
tiffima Medaglia fi vede da una parte una belliffima tefla di Nettunno, dietro alla quale il tridente;
nell' altra Y ifcrizione BPETTIQN, cioè dei Popoli dell' Abruzzo. Venere fiede fopra un Cavallo
marino pieno di fuoco, e vivacità, e quafi eftiltante dall'allegrezza di foftenere il dolce pefo di
quefta Dea, la quale tiene, e rimira il fuo figlio Cupido alato, che fta in piedi fopra le fue
ginocchia avendo l'arco tefo in atto di vibrare un mortai dardo come per dimoftrare ancora nel
mare la fua portanza (3) .

E' manifefto Umilmente il fuo potere fopra il mare nelle due fufieguenti gemme. La prima
era nel Mufeo Farnefiano che in oggi appartiene al Mufeo del Rè delle due Sicilie, (*) e benché
non porti il nome dell'Artefice, nulladimeno merita luogo tra le più infigni de noti Artefici, non
tanto per la bellezza del lavoro, quanto per la graziofa invenzione . Si feorge adunque quella Dea
fedente fopra uno dei due Cavalli marini, che con i piedi appena tocca l'onde del mare, come
dice Claudiano (4). Le bianche piante dei piedi ( di Venere) toccano leggiermente il mare, e lafegue la
turba degli alati Amori. Con la delira tiene le briglie per regolare gli sbuffanti Cavalli con criniera
alzata che dimoftrano un ardore e fuoco incredibile, e con tanta arte e maeftria fono efpreffi, che
appena in tutta l'antichità s' ammira maggior bellezza alla verità unita, Il di lei graziofiffimo
volto beniffimo a Venere conviene, il reftante delle membra, le quali dalla velie trafparifcono,
corrifponde alla deferizione della Venere marina lafciataci da Artemidoro (;). Dietro alla tefta
fvolazza elegantemente un velo. Un Amore nuota, e precede i Cavalli marini, ed affieme con un
Delfino corteggiano la Dea. Con non minore eleganza queft' altra gemma di Venere marina (**) è
fcolpita in un cammeo, infigne per il lavoro, del Greco Scultore , Quefta Dea fta fdraiata fopra un
Cavallo marino (6) e l'accompagnano due graziofiffimi Amori (7).

Chi darà un'occhiata a quefte due gemme, confedera enere ftato negli antichi tempi Artefici
da paragonarli col celebre pittore Albano Padre delle Grazie, il di cui fervido genio ha partorito
tutte le grazie della pittura confacrate da Anacreonte, e Ovidio.

Un eccellente bafforilievo di Venere (***) Marina fcolpita in marmo Pario da un infigne Scultore
ritrovali nella magnifica Villa Borghefe detta Pinciana riportato da Montfaucon (8), e trafeurata-
mente in piccola forma incifo . E" rappresentata ( dice ) Venere marina neJVonde del mare,. un Cupido

K, 2 alato

(5) Orfeo , ed Euripide convengono beniffimo coirargu-
mento di quefta medaglia , dicendo il primo nell' Inno fopra
Venere pag. 3;;.

Tutte le cofe da te fono , e V monda

Soggioga/li, e Signora alle tre pani

Sei , generando tutte cofe , quante

E in Cielo , e in Terra fon di frutti ricci ,

E in mare , e nel profondo veneranda .
L'altro nell' Ippolito pag. 75. traduzione del Padre Carmeli.

......Vanne quefta Dea Ciprigna

E fu per /' aere , e in mezzo alC onde falfe

Ha nido . Tutto da co/lei già nacque ;

Quefta e colei , ci? amor fparge , e produce s

De/ quale amor fu quefia terra noi

Siam tutti figli.
(*) Tav. V. N. IL

(4) Claudiano nelle Nozzed'Onorio, e Maria, ce. v. ijs.
(y) Artemidoro lib. 2. cap. 41. Ma fempre è confiderata
( cioè Venere ) buona , la quale ha le parti inferiori coperte
fuo alla zona, perche ha , e moftra le mammelle nude che fom-
miiiiflraao mi grande alimento ■ In tal maniera ancora è veftita
una Venere nelle Medaglie di Fauftina Minore, riportata
fenza ilerizione dall'Oifelio pag. 2S3. e nella finiftra tiene

una Conchiglia marina , nella delira un timone di nave .
Da una parte è Cupido alato genufleflo , avendo a guifa di
prigioniero le mani legate di dietro ; dall' altra una delle
Nereidi che tiene con la ìiniflra uno fpecchio .

(**) Tav. VI. N. I.

(6") Dei Cavalli marini vedi gli Efpofitorì dell' Antichità
Ercolanenfi voi 3. pag 85.

(7) Un belliflìmo baffo rilievo è nel Campidoglio pub-
blicato da Bellori nei baffi rilievi dell' Antichità di Roma
Tav. 31. e da Montfaucon nell'Antichità fpiegate voi. 1.
tav. 6. ove fi vede Venere fedente fopra una Capra ma-
rina , accompagnata da Amori , e Nereidi portate fopra i
Delfini . Montfaucon nel fupplemento all' Antichità fpie-
gate voi. 3. t. 37. pag. 87. riporta un fingolariflimo vafo
Etrufco del fuo Mufeo , il quale ci offre un nuovo monu-
mento d' Antichità . Si vede Venere che forge dal mare por*
tata fopra un Cigno . Non so che i Mitologi, i quali hanno
parlato della Venere Marina, hahhìano mai detto effere ftat/t
portata da un Cigno . Fanno corteggio per onorar la lux Ma"
dre due Amorì che volano per V aria .

(***) Tav. VII.

(8) Montf. Supplemento all'Antichità pag. 124. tav. 40".
 
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