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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0163

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI I?I

dall' una, e dalla altra parte i Lacedemonil furono vincitori.....Otriade, il quale unico era

reflato dei trecento fcelti, raccomafi, che vergognando^ di ritornare a Sparta, per ejfere (lati uccifi
ì fimi compagni, colà prejfo Tirea egli fi diede la morte (6).

Di quella fegnalata Vittoria dimoilrarono gli Spartani una univerfale allegrezza, come ci
vien defcritto da Ateneo (7) dicendo, che i Lacedemoni certe corone fatte di palma chiamano Ti-
reatìche ( come dice Sofibio. nel lìb. dei Sagrijìzìi ). I conduttori dei cori in una certa fefla portano
quefle corone, monumento della vittoria ottenuta a Tirea. Così nei pubblici spettacoli vanno i cori
nudi per la Citta ; Il primo dei quali è compoflo di giovinetti, il fecondo ci' uomini forti, i quali
faltano nudi, cantando ver fi di Talete, e d'Alcmane . Ho veduto moìtilfime gemme efprimenti
una Umile imprefa, dalle quali fi può inferire, in quanta flima folle appreffo gli Antichi il
valorofiffimo Otriade. Tra quelle gemme una molto elegante, e confacente alla noftra iftoria
è riportata nel Mufeo Fiorentino (8), dove fi vede Otriade femivivo, che tiene lo feudo nella
fmiftra, e colla delira è appoggiato ad un clipeo (follenuto da un foldato giacente), nel quale
{là fcritto VICTOR, cioè IO SON VINCITORE. La qual cofa s' accorda efattamente colla
feguente deferizìone di Luciano (9). Tu vedi 0 Caronte gli Argivi, e i Lacedemoni, e quel femivivo
Otriade, Generale d' armata, che fcrive il firn trionfo col fito fangue. Nella nollra gemma adunque
fi vede Otriade fcrivere col dito tinto di fangue la fua vittoria, tale appunto come narra
LutazJQ Scolialle di Stazio nel libro 4. della Tebaide verf. 47.

Appretto il Sig. Abramo Calkoen Patrizio di Amllerdarn ornato di tutte le doti dell'
animo f\ conferva una gemma (*) fcolpita in diafpro rodo di lavoro non mediocre (da me
donatagli in atteilato d' amicizia ) , nella quale fi vede Otriade nudo fedente in terra col
morione, ed ha imbracciato colia finiflra lo feudo, e colla delira fcrive fopra d' un' altro,
che gii Uà di faccia. Quella gemma è ornata di tre figure, una delle quali col capo rivolto
e preflb uno feudo, al quale s'appoggia Otriade, l'altra giacente nel mezzo, la terza folliene lo
feudo noflole fopra il petto, nel quale fcrive Otriade il fuo trionfo (io). Fa molto a propofito alla
noftra iftoria l'epigramma di Diofcoride publicato dal Ruifchio (11) nell'Antologia Greca fra i
verfi fepolcrali, dove fi finge due giovani Argivi parlare infieme, che foli erano fopraviffuti alla
battaglia, e perfuafi che neffuno dei nemici viveiTe, efaminarono i cadaveri, e rellarono forprefi
del trofeo erettovi.

TJ0S

lineae

OtW1'

-alpi"

E chi gli feudi di recente tolti
A quefta quercia appefe, e chi mai porta?
Nella Dorica pelta incìfo il nome ?
É" di Tirea pieno di fangue il campo ,
E noi foltanto delle truppe Argive
Noi due fidati Jiam rimafti in vita.
0ferva dei Spartani ogni abbattuta
Corpo dal ferro, fé qualcun vi fi®
Neil' arena di Marte ancor fpirante.

(6*) Di quefta Iftoria ne parla ancora Stobeo nei fram_
menti difeorfo VII. pag. 91. nei quali dice che Otriade
delle fpoglie dei Nemici alzò un trofèo , e col fangue che
feorreva dalle fue ferite vi fc riffe quefto I LACEDEMONI
CONTRO GLI ARGIVI, e poi dopo morì. Il fempre ce-
lebre Meurfio parla diffufamente di quefta Iftoria nelle
Mifcellanee degli Spartani lib. 4. cap. ij.

(7) Aten. lib. ij. pag. 67?.

(8) Muf. Fior. voi. 1. Tav. <fr. n. 4-

(9) Luciano Voi. 1. pag. 523. Vedi le note, e nel Voi, 3.

Che alla fua patria con inganno, e frode
Abbia fublime gloria partorito.
Ma ferma il pie, qui de' Laconi efprejfa
La parlante vittoria è nello feudo,
Del fangue d'Otriade ancor fumante,
E dell' opra l'autor palpita ancora.
Deh talli ò Giove la memoria odiofa
D'una sì atroce, e sì efecrabil guerra..

R 2 TORO

pag. 10. dice . 5/ leggano le lettere tinte del [angue d* Otriade .

(*) Tav. XIII. N. II.

(io) Non a motivo d^ftentazione avvertiamo il Lettore
effere unica quefta gemma-, la quale fi vegga ornata di tant«
ligure di quefto celebre monumento d'Otriade; benché è
degna di gran lode ancora quella gemma, riportata dal
Sig. Abate Winkelmann nella deferizione delle gemme di
Stofch pag. 40;. con. riferitone incifa nello feudo NIKAI
cioè ALLA VITTORIA .

(11) Ruifch, Anthol. Carni. <Si. vedi le note pag. 158«

,.: t'f-

,,».
 
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