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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0177

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MEMORIE DEGLI ANTICHJ INCISORI

;45

In quanta confiderazione follerò appretto gli antichi quelli fpettacoli lì può dedurre chiara-
mente dalla moltiplicità degli fcrittqri, e dagl'infiniti mqnuraenti che efiftono (4). I Romani gli
apprefero dagli Etrufchi (5), Chi è quello che non fappia le lodi date al famofo Sello Rofcio Ame-
rino (<5)? Chi è quello che non fappia, che molti Commedianti furono decorati con le ftatue, e
fcolpiti ancora nelle gemme? tra quali Statulio (7) il di cui nome è incifo in una gemma (*), che
per ornamento di quella tavola mi piace di riportare,

unì.

(4) Vedi il Mufeo Fiorentino del Chiar. Dottor Gori
voi. 2. Tav. 1. pag. iot. del quale ho fatto molto ufo
nella fpicgazione di quella gemma . In Roma fi vede
una quantità di Mafchere grandiffime di marmo. Se fo-
pra quella materia defideri faper molte cofe fa d' uopo
di leggere il libro di Ficoroni delle Mafchere Sceniche, e
Comiche degli Antichi Romani, ma principalmente Age-
filao Marefcotti dell' ufo, ed origine delle Mafchere degli
Antichi nel Tomo 2. pag. 97. e feq. nella raccolta dql
libro intitolato Mifcellanea Italica Erudita, il quale con
copiofa erudizione tratta queflo argomento .

(5) Vedi Dempftero de Etrur. Reg. lib. 3. cap. 79. pag.
436. dove ancora tratta dell'Origine degli Iirrioni.

(<S) De' celebri Comici i quali fiorirono nel tempo del

Grande AlefTandro vedi Plutarco nella vita dì Aleflandro
voi. 2. pag. 458.

(7) Quella gemma incifa in bella corniola è appreffo il
Sig. Giovacchino di Rendorp Patrizio d'Amfterdam , giovine
virtuofiffimo, ed ornamento della fua patria. Nel Grutero
Tom. 1. part. 1. pag. 114. num. 6. fi ritrova folamente
un'unico monumento di un certo Statulio.
AL FONTE DIVINO
UN ARA L. POSTUMIO *
STATULIO PER VOTO
DEDICA .
* Emorali StatiMio Pigb. così dice Gruferò nelle note»
(*) Tav. XV. N. H.

ARCIONE.

Nella prefazione del libro di Natter (i) fi rammenta l'Artefice APKIONOC: Arcione;
forfè è flato fecondo il folito incifo quello nome per accrefeer pregio alla gemma.

Tom. I. T ASPA-

(1) Natter. Traitè de graver eri pierres fiues co.
 
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