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Saturni5
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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI
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La maggior parte di quefte cote fono fpiegate dai verfì riferiti da Virgilio (18). La falce con
l'erbe fono attribuite a Saturno, còme inventore dell'agricoltura (19): il libro aperto, come
Legislatore de'popoli del Lazio, l'ale fopra il dorfo fignificano il tempo che vola a gran paffi,
dalla nella poi con la coda s'intende la coftellazione di Saturno, la quale fa nello fpazio di
trenta anni il fuo corfo (20).
Nell'altra gemma (*) vien rapprefontato Saturno in età fenile (21) veflito colla penula,
abito proprio dei fervi, accennando con la delira un ferpente, che tiene nella finiflra mano. Il fer-
pente, che li morde la coda, forma un cerchio, che denota il volger dell'anno, come chiaramente
lo fpiega Macrobio (22). / Fenici nei loro facrifizii efprimendo la di lui immagine fìnfero un dragone
ridotto in un cerchio che fi morde la coda, per dimagrare che il mondo s' alimenta da fe ftefto, ed infe
ftejfo fi rivolge-. per la qualcofa è ben prefo da Claudiano (23) per fimbolo dell'Eternità. Io con-
getturo , che l'Artefice nell' efprimerci Saturno con abiti fervili e col ferpe in mano volle ligni-
ficarci la memoria delle fede Saturnali (24) nelle quali i Padroni fervivano i loro fervi, e
quelle ricorrendo ogni anno fono efprefle beniffimo col lìmbolo del ferpente. Nel Teforo Mo-
relliano (25) fi vede una medaglia molto curiofa, nella quale da una parte è la tefla di Saturno
fiotto una falce, dall' altra parte un membro genitale, fopra del quale è la Luna crefcente tra un
ferpente e due ft elle : fopra la Luna una cometa, 0 V aftro del fole. La qual medaglia d'argento
egli crede efl'er una di quelle che nelle felle Saturnali fi difpenfavano conforme ofìerva Sve-
tonio nella vita d' Auguflo cap. 75. Dubita però fe fia una cometa, o il fole, la qual dub-
biezza è tolta del tutto dalla no (Ira gemma, nella quale fi vede la flella con la coda. Il culto
di Saturno non era abbracciato quanto quello dell'altre Deità. Paufania fa parola d'un folo
tempio di Saturno in Olimpia (26), onde non è gran maraviglia fe fon sì rari i di lui mo-
numenti. Montfaucon (27) ne riporta una fola immagine del Vecchio Saturno, che s'appog-
gia ad un tronco d'albero circondato da un ferpente, avendo ai piedi la falce. Gori (28) ha
pubblicato una gemma d'un Saturno fedente con longa velie, e colla tefla coronata d'alloro,
che tiene la finiflra mano alzata, e nella delira la falce. La piccola falce, o per meglio dire
ronca, conviene più a Silvano che a Saturno, come fi può offervare in Montfaucon (29). Il
veftimento non è molto proprio di Silvano, ma molto meno di Saturno. Mariette (30.) rap-
Tem. I, V pre-
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(18) Virgilio loc. cit.
(19) Macrobio nei Saturnali nel lib. i. cap. 7. e lib. 1.
cap. 8. Arnobio lib. 6. pag. 147. come lo manifefta un
epigramma del lib. 3. dell'Antologia cap. 14.
(20) L'autore Anonimo delle cofe incredibili eap. 18.
pag. 94. dice. Falfamente raccontano che fu Saturno legato
da Giove , mentre effóndo egli più remoto da noi gira intor-
no con un corfo efterno , ed il tardo fuo moto non fi compren-
de facilmente dagli uomini, perciò dicono ejfere fiato in certa
maniera legato. Il qual fentimcnto dell'Anonimo s'ac-
corda con Luciano nel cap. si. del Dialogo dell' Aftrologia .
(*) Tav. XVII. N. I.
(21) Eufebio nella preparazione Evangelica lib. 3. cap. 3.
(ss) Macrob. lib. 1. Satur. cap. 9.
(23) Claudiano nel primo Confolato di Scilicone lib. s.
verf. 428.
Un Serpente , di' il tutto abbatte , e firugge »
Con piacevole forza, e le fine fquame
Sempre verdi conferva , e la fitta coda
Con la ritorta hocca egli divora,
E con tacito firificio et fa ritorno
Al fino principio .
(24) Le fefte di Saturno dette Saturnali fi facevano in
Roma nel mefe di Dicembre , nelle quali i Padroni fer-
vivano i loro fervi. Si dava in quel tempo un faggio di
quell'aurea età. Giuli. Hi il. lib. 43. cap. 1. Macrob. Sa-
turn. lib. i.cap. 7. e 10. Quella confuetudine fu antica ap-
preso i Greci al riferir d' Ateneo lib. 14. pag. 0*39. Nei
giorni Saturnali , nei quali e cofiitme apprejjo i Romani, che
fauno un convito ai fervi , e quegli fanno V officio di fervi-
tori . Quefia e una confuetudine Greca , e V ijìejja cofia fi fia
in Candia nelle fiejle di Mercurio, come fcrìve Carifiio nei
commentari! ifiorici. Imperocché i padroni fervono , e fiom-
mìniflrano le vivande ai fervi, che mangiano aljieme. In Tre-
zeue poi nel mefe di Gereftìone fi fa per molti giorni tilt adu-
nanza , in un giorno della quale i fervi con i Cittadini gio-
cano infieme agli Ajìragali, ed ì padroni danno un convito ai
fervi , conforme ajferìfce il medefimo Carifiio. Dell' aurea etì
di Saturno elegantemente cantarono Hefiod. Op. & Dies
verf. no. & Tibull. lib. 1. Eleg. 3. L'Italia (come dice
Dionif. Halicarn. lib. s.) è detta Saturnina per la feliciti
del paefe .
(sj) Thef. numifm. Morelli. Nella tvoala 4. pag. 4S0*.
e 467. delle incerte famiglie.
(so") Paufania lib. $. cap. 7.
(27) Montf. Ant. voi. 1. T. 6.
(28) Gori nel Mufeo Fiorentino voi. 2. Tav. 40. pag. 90,
(29) Montf. Ant. Tav. 177.
(30) Mariette Traitè des pierres gravées voi. s. T. 1.
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La maggior parte di quefte cote fono fpiegate dai verfì riferiti da Virgilio (18). La falce con
l'erbe fono attribuite a Saturno, còme inventore dell'agricoltura (19): il libro aperto, come
Legislatore de'popoli del Lazio, l'ale fopra il dorfo fignificano il tempo che vola a gran paffi,
dalla nella poi con la coda s'intende la coftellazione di Saturno, la quale fa nello fpazio di
trenta anni il fuo corfo (20).
Nell'altra gemma (*) vien rapprefontato Saturno in età fenile (21) veflito colla penula,
abito proprio dei fervi, accennando con la delira un ferpente, che tiene nella finiflra mano. Il fer-
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lo fpiega Macrobio (22). / Fenici nei loro facrifizii efprimendo la di lui immagine fìnfero un dragone
ridotto in un cerchio che fi morde la coda, per dimagrare che il mondo s' alimenta da fe ftefto, ed infe
ftejfo fi rivolge-. per la qualcofa è ben prefo da Claudiano (23) per fimbolo dell'Eternità. Io con-
getturo , che l'Artefice nell' efprimerci Saturno con abiti fervili e col ferpe in mano volle ligni-
ficarci la memoria delle fede Saturnali (24) nelle quali i Padroni fervivano i loro fervi, e
quelle ricorrendo ogni anno fono efprefle beniffimo col lìmbolo del ferpente. Nel Teforo Mo-
relliano (25) fi vede una medaglia molto curiofa, nella quale da una parte è la tefla di Saturno
fiotto una falce, dall' altra parte un membro genitale, fopra del quale è la Luna crefcente tra un
ferpente e due ft elle : fopra la Luna una cometa, 0 V aftro del fole. La qual medaglia d'argento
egli crede efl'er una di quelle che nelle felle Saturnali fi difpenfavano conforme ofìerva Sve-
tonio nella vita d' Auguflo cap. 75. Dubita però fe fia una cometa, o il fole, la qual dub-
biezza è tolta del tutto dalla no (Ira gemma, nella quale fi vede la flella con la coda. Il culto
di Saturno non era abbracciato quanto quello dell'altre Deità. Paufania fa parola d'un folo
tempio di Saturno in Olimpia (26), onde non è gran maraviglia fe fon sì rari i di lui mo-
numenti. Montfaucon (27) ne riporta una fola immagine del Vecchio Saturno, che s'appog-
gia ad un tronco d'albero circondato da un ferpente, avendo ai piedi la falce. Gori (28) ha
pubblicato una gemma d'un Saturno fedente con longa velie, e colla tefla coronata d'alloro,
che tiene la finiflra mano alzata, e nella delira la falce. La piccola falce, o per meglio dire
ronca, conviene più a Silvano che a Saturno, come fi può offervare in Montfaucon (29). Il
veftimento non è molto proprio di Silvano, ma molto meno di Saturno. Mariette (30.) rap-
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(19) Macrobio nei Saturnali nel lib. i. cap. 7. e lib. 1.
cap. 8. Arnobio lib. 6. pag. 147. come lo manifefta un
epigramma del lib. 3. dell'Antologia cap. 14.
(20) L'autore Anonimo delle cofe incredibili eap. 18.
pag. 94. dice. Falfamente raccontano che fu Saturno legato
da Giove , mentre effóndo egli più remoto da noi gira intor-
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de facilmente dagli uomini, perciò dicono ejfere fiato in certa
maniera legato. Il qual fentimcnto dell'Anonimo s'ac-
corda con Luciano nel cap. si. del Dialogo dell' Aftrologia .
(*) Tav. XVII. N. I.
(21) Eufebio nella preparazione Evangelica lib. 3. cap. 3.
(ss) Macrob. lib. 1. Satur. cap. 9.
(23) Claudiano nel primo Confolato di Scilicone lib. s.
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Un Serpente , di' il tutto abbatte , e firugge »
Con piacevole forza, e le fine fquame
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Con la ritorta hocca egli divora,
E con tacito firificio et fa ritorno
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(24) Le fefte di Saturno dette Saturnali fi facevano in
Roma nel mefe di Dicembre , nelle quali i Padroni fer-
vivano i loro fervi. Si dava in quel tempo un faggio di
quell'aurea età. Giuli. Hi il. lib. 43. cap. 1. Macrob. Sa-
turn. lib. i.cap. 7. e 10. Quella confuetudine fu antica ap-
preso i Greci al riferir d' Ateneo lib. 14. pag. 0*39. Nei
giorni Saturnali , nei quali e cofiitme apprejjo i Romani, che
fauno un convito ai fervi , e quegli fanno V officio di fervi-
tori . Quefia e una confuetudine Greca , e V ijìejja cofia fi fia
in Candia nelle fiejle di Mercurio, come fcrìve Carifiio nei
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mìniflrano le vivande ai fervi, che mangiano aljieme. In Tre-
zeue poi nel mefe di Gereftìone fi fa per molti giorni tilt adu-
nanza , in un giorno della quale i fervi con i Cittadini gio-
cano infieme agli Ajìragali, ed ì padroni danno un convito ai
fervi , conforme ajferìfce il medefimo Carifiio. Dell' aurea etì
di Saturno elegantemente cantarono Hefiod. Op. & Dies
verf. no. & Tibull. lib. 1. Eleg. 3. L'Italia (come dice
Dionif. Halicarn. lib. s.) è detta Saturnina per la feliciti
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(sj) Thef. numifm. Morelli. Nella tvoala 4. pag. 4S0*.
e 467. delle incerte famiglie.
(so") Paufania lib. $. cap. 7.
(27) Montf. Ant. voi. 1. T. 6.
(28) Gori nel Mufeo Fiorentino voi. 2. Tav. 40. pag. 90,
(29) Montf. Ant. Tav. 177.
(30) Mariette Traitè des pierres gravées voi. s. T. 1.