Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0223

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
o Sicith
praejhti
ex Her-
n ex bis
fuis Hà-

non mok
locis tela-
le reperies

te ctmiiwis
biut i«fF»-

culis nomini

FAUNI

tione ai^«Ent

iiatio

ci.



MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI I9,

XXXV.

ERCOLE GIOVINE

OPERA PAULO,

Incifa in Corniola.
DEL MUSEO DI MILORD PERCV FIGLIO DEL DUCA DI NORTUMBELAND (i).

LE antiche favole narrano eflèrci flati molti Ercoli; tre ne fono nominati da Diodoro
Siculo (2), fei da Cicerone (3). Tralafciando adeflo quelle cofe fpettanti alla favola,
diremo qualche cofa del noftro Eroe. La maggior parte degl'Iflorici raccontano, che
uno degli Ercoli nacque in Egitto, l'altro in Tebe figlio di Giove, e di Alcmena. Uno di quelli
fu un famofiffimo Generale di armata, l'altro un' eccellentiffimo Filofofo, conforme fi narra
da Dionifio AlicarnalTeo (4), e da Eraclide Pontico nelle Allegorie di Omero ($).

Venghiamo ora alla gemma di Ercole, Ebbero in gran venerazione quello Eroe nott
folamente i Greci (6), ma ancora i Romani, come dice Dionifio AlicarnalTeo (7). In molti luoghi
ancora d'Italia fono consacrati tempj a queflo Dio, e nelle Città, e nelle ftrade iftefe gli fono eretti
degli altari; né facilmente troverai ver un luogo in Italia, dove queflo Dio non fia venerato.

Commodo Imperatore fu tanto lira vagante, che volle anumerfi il nome di Ercole Romano,
e di Ercole fondatore di Roma, come ofìervafi in molte Medaglie (8) in abito di Ercole coperto
colla pelle di Leone. Poflumo, Gallieno, Probo, Maffimiano, e Coftantino ebbero vanità di
chiamarli col nome di Ercole (9).

TE-

(1) Nel Mufeo Britannico voi. i. p, 182. è riportata una
medaglia, nella quale ii vede un Ercole fomigliante al
noftro .

(2) Diod. Sic, lib. 3. p. 243.

(3) Cic. lib. 3. cap, 16, de Nat. Deor.

(4) Dion. Hai. lib. 1. cap. 41. p. 33. Ercoli era il più
eccellenti! General a" armata de'/noi tempi.

(5) Herac. Pont, Alleg. Hom, pag. 453.

(6) Plinio lib 35. cap, ;. dice. E* in grande ammirazione
V Ercole di Mene/Irato, e l'Ecate nel tempio di Diana d'Efefa,

e tale ì la lucentezza del marmo, che i Ctijlodt del tempia
avvertono i riguardanti di non fjjarvi gli occhi /opra per non
re fiume offefi.

(7) Lib. r. cap. 40. p. 32.

(8) Oifelius Thefaurus Num. Anticj. p. 234. e 236".

(9) Oifelius loc. cit. pag. 237. e 23S., e Buonarroti Of-
fervazioni fopra alcuni Medaglioni p. 374. 375. e 3S2. Vedi
ancora MedìobardiNum. Imp, Rom. p. 374. 392, 393. 6414.
41J. 416. 431. 432. 459.
 
Annotationen