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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0319

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 287

LI.

UN LOTTATORE

OPERA DI C N E 1 0,

luci fa in un Giacinto.
APPRESSO IL VISCONTE DUNCANNON.

CI fi preferita in quella gemma un Atleta vincitore, il quale alzata verfo il capo la delira,
in cui tiene un vafetto, fparge fopra il petto dell'olio, che Ila raccogliendo con la finiftra
mano per ungerfi tutto il corpo (i); dalla finiftra parte vi è una menfa, fopra della
quale vi è pofto un vafo, folito contraffegno dei premj dei vincitori. L'origine di quelli giuochi
l'abbiamo da Valerio MaiTimo (2). Il giuoco degli Atleti (0 Lottatori) fu introdotto per la magni-
ficenza di Marco Scaaro. Conviene colla noflra gemma ciò che dice Quintiliano ( lib. 8.
cap. 3. pag. 460.) fi a l'Atleta bello di a/petto, il di cui efercizio rilevò i mufioli, e fia pia
apparecchiato al combattimento. 11 Divino Fiatone (3) loda, ed approva l'ufo della lotta
per l'efercizio dei corpi, e per renderfi più adattati a guerreggiare; talmentechè comanda di
fare alla lotta, e di faltare le ragazze, e le donne inlìeme con gli uomini. Ciò è confermato
dall'elegante Properzio (4), e da Ovidio (5), Prima di Platone Licurgo legislatore degli Spartani
aveva comandato quelle cofe, dicendo di lui Plutarco. Ad urialtro, che li domandava perche
avejfe obbligato le ragazze ad efercitarfi nel corfo, nella lotta, nel lanciare il dijco, e nel faettare,
rifpofe, perchè il feto in un corpo robufto gettando forti radici venga a crejcere, come conviene, e dipoi
V ifiefé femmine ejfendo forti, nel parto facilmente fopportino, e fuperìno i dolori; e fé la necejjità lo
richiede poffano combattere per fé fi e fé, per i loro figli, e per la patria. Euripide (7) con ragioni aliai
forti condanna gli Atleti, e dimolìra la lunga ferie dei mali, che derivano da quelli giuochi.

Di ricchezze, onde fia dy utile al patrio
Suolo ? Coflor né foflener già panno
Povera condizion, ne alle venture
Accomodarli ; perocché feguendo

I co/lumi non retti, è loro grave

II pacare ad iftenti.

Fra mille, e mille danni, onde va Grecia
Piena, nejfun peggior è della ftirpe
De'Lottatori : prima ejfi ne fanno,
Né pò fon ben condur la vita loro;
Perocché, come un uomo, il qual per trarne
Il vitto ferve, e per faziar la fame
Air opre è fcorto, potrà far acqui/lo

Il luogo dove li ungevano i Lottatori fi chiamava l'Eleotofìo, che era una camera, dalla
quale poi parlavano in un'altra, che fi chiamava Coniilerio, dove fi afpergevano di polve-
re

(1) Nella Galleria di Villa Medici (i veggono due ftatue anni di Roma 671. La Deità degli Atleti al riferir di Paufa-
fimilifiìmc alla noftra gemma . nia lib. 5. cap. 14. fu Mercurio, perciò detto Enagonio.

(2) Val. Max. lib. 2. cap. 4. n. 7. Plutarco nelle Que- Del luogo, dove li efercitavano i Lottatori, vedi Panvinio
ftioni Convivali lib. 2. queir. 4. narra . Qriejlo diceva avere dei Giuochi Circenfi lib. 2 cap. 1.

ìiitefo poco fa un grammatico, il quale diceva, che la lotta (3) Plat. lib. 7. delle Leggi pag, %66. Acerbamente è

tra tutti i giuochi era il più antico. E ciò è confermato da riprefo da Eufebio nella Prep. Evang. lib. 13. cap. 11.

Tito Livio Dee. e. lib. t. cap. 1;. Lo Ipettacolo fu di Cavalli, (4) Propert lib. 3 Elcg. 14.

* di Pugili fatti principalmente venire dall' Etrurìa , e Dee. 4. (5) Ovidio nelP Epiftola di Paride ad Elena v. 145.

lib. 9. cap. 14. Il combattimento degli Atleti allora fi vidde (6) Plutarco negli Apoftegmi dei Lacedemoni voi. 1.

la prima volta iti Roma, che fu intorno agli anni di Roma pag. 398. Un Monumento certo l'ingoiare efifte nel Mufeo

563. Ma Appiano Alcflandrino delle guerre Civili lib. 1. Kirkeriano» nel quale fi olTerva un Lottatore, che combatte

voi. 2. pa<*. 687. dice. Imperocché Siila in occafione della con una robufta donna.

guerra di Mitridate, e civile aveva trapportato a Roma (7) Nei frammenti di Euripide nell'Aurolico pag. 61.

gli Atleti, e tutti gli altri fpettacoli, trovando il pretef/o e in Ateneo lib. 10. pag. 41 3. Vedi Luciano voi. 2 p. SS j.

di ricreare il popolo dopo tante fatiche. Non fi può tuttavia nel Ginnafio, dove Anacarli Scita con fortiflìmi argumenti

negare, che ancora avanti Siila follerò (tati veduti in parla contro la lotta, ed altri fimili efercizii, e Solone

Roma gli fpettacolì degli Atleti, e ciò feguì circa agli gli difende .

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