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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 1 (Gennajo 1855)
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Spano, Giovanni: Moneta e statua di Sardopatore
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0018

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12

prima vista un pennacchio dell'elmo romano, ma io credo
meglio ravvisarvi un mazzo di spighe, come di sopra ho
accennato, per indicare l'abbondanza , le buone leggi, la
sicurezza e la protezione deir agricoltura che ha introdotto
in Sardegna , come rilevasi dai succitati versi, e per cui si
meritò dai posteri il titolo di PATER (1).

Altro illustre monumento tramandatoci dagli storici intor-
no a Sardo è il seguente, col quale ci ricordano che i sardi
mandarono in dono una sua statua per venir collocata nel
tempio di Delfo. Il disegno che noi abbiamo messo in
fronte, e che qui riportiamo, è preso dalla Memoria del Cav.

Alberto Della Marmora (2). Rappresenta un uomo attempato
e barbuto con lunga capigliatura rannodata da un diadema ,

(1) In conferma di questo viene la moneta di Q. Antonio da noi pubblicala
la prima volta (V- Memoria suW Antica Truvine etc. p. 17), la quale per ci-
miero ha in testa tre spighe, colla lancia similmente alla spalla. Le armi e le
spighe sono due simboli della pace e dell1 abbondanza. Le due fonti di ricchezze,
una per reprimere i disordini, e proteggere i buoni, l'altra per procacciare
V abbondanza e la felicità dei popoli.

(2) V. Memoria sopra alcune antichità Sarde, ricavate da un M. S. S. del
XV. Secolo. Torino 1833 pag. 60, e Tav. III. fig. 43.

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